Cagliarinews24
·21 de febrero de 2025
Stoppino (Prep. atletico Cagliari): «Nicola? Ormai ci basta uno sguardo per capirci, lavoriamo assieme da…»
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·21 de febrero de 2025
Gabriele Stoppino ha parlato nella giornata odierna per i canali ufficiali della società sarda del presidente Tommaso Giulini. Il preparatore atletico del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni sul rapporto con l’allenatore Davide Nicola, i vari metodi di lavoro e non solo. Le sue parole:
RAPPORTO CON DAVIDE NICOLA – «Sono arrivato a Cagliari con Davide Nicola, il nostro rapporto professionale dura da quindici anni. Lavoro nell’area della preparazione atletica assieme a Mauro Baldus, Antonio Fais e Vitantonio Pascale che si recupera del recupero degli infortunati. Ormai quello con il mister è un rapporto familiare, abbia condiviso esperienze sia da campo che di vita come con tutto lo staff. Ci basta uno sguardo o una sola parole per capire quello che succede o deve succedere!».
METODO DI LAVORO NEL CALCIO MODERNO – «Nicola, Barone e lo staff tramite i video studiano gli avversari e tirano giù una strategia settimanale stabilendo degli obiettivi per la partita. Io in base a questi devo adattare i vari esercizi su spazi e modi, cosa che prima era più facile perché prima il lavoro poteva durare 7 giorni. Nel calcio moderno le settimane di lavoro possono durare anche 3/4 giorni per cui ci si adatta distrinuendo i carichi di lavoro».
OBIETTIVI – «Vogliamo che i giocatori stiano bene di modo che la squadra vada bene sia un classifica che a livello tecnico, tattico e psicologico, sono aspetti tutti collegati. Io e Mauro siamo a più stretto rapporto con i giocatori per cui dobbiamo fare in modo che ci parlino anche delle questioni extra calcio. Se un giocatore non sta bene dobbiamo saperlo perché influisce, noi priama di ogni allenamento facciamo compilare un foglio parlando di umore, ore di sonno, livello di fatica e se hanno dei dolori».
RITIRO E DIFFERENZE RISPETTO ALL’ANNO – «In ritiro valutiamo eventuali carenze o problematiche che hanno ma li valutiamo anche in base alle prestazioni e a diversi parametri. Durante l’anno c’è meno tempo e diventa più una cosa individuale in base a quello che i vari giocatori devono fare in campo. Durante le tre soste per le nazionali abbiamo cercato di limare i deficit che i giocatori hanno, sopratutto quelli che hanno lavorato meno nelle settimane di campionato».
INFORTUNI – «Noi, anche curando bene l’alimentazione con pietanze ad hoc, cerchiamo di evitare gli infortuni di tipologia muscolare. Quelli da contatto come le contusioni sono inevitabili! In base alle prestazioni dei giocatori noi poi suggeriamo al mister dei lavori integrativi per i singoli giocatori».
PERCORSO – «Io ho iniziato a lavorare nel settore giovanile del Genoa, poi sono passato alla Sampdoria prima di fare cinque anni in Serie D con i grandi. Dopo tramite un giocatore che ho avuto ho iniziato il percorso con mister Nicola tra Lumezzane, Livorno e Bari fino ad arrivare qui a Cagliari. Bisogna avere passione per quello che si fa oltre che sapersi confrontare con i propri colleghi essendo elastici. E’ importante saper ascoltare i giocatori, soprattutto quelli più grandi ed esperti».