Sampnews24
·8 de junio de 2025
Spalletti annuncia: «Gravina mi ha comunicato l’esonero. Mi è dispiaciuto, visto il rapporto che avevamo…»

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·8 de junio de 2025
Dopo le parole di Gravina rilasciate in seguito al ko contro la Norvegia, sono arrivate le dimissioni di Luciano Spalletti da ct della Nazionale italiana. Lo ha annunciato lo stesso mister in conferenza stampa: le sue parole riportate da Tuttomercatoweb. com.
DIMISSIONI – «Ieri sera siamo stati un bel po’ con il presidente. E mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico di ct della Nazionale. Personalmente mi è dispiaciuto, io non avevo nessuna intenzione di mollare. Io sono abituato a fare sempre il mio lavoro, però poi esonero è, per cui devo prenderne atto. Avendo questo buonissimo rapporto con lui, bisogna che prenda atto di tutto, dai risultati alla disponibilità nei miei confronti. Qualche brutto risultato è venuto fuori, io ho provato a servire la patria, senza invidie e gelosie. Cercando di trovare il meglio: fino a domani sera alleno e riscuoto, da dopodomani non più. Certi risultati non sono venuti fuori, io sono convinto di avere a che fare con dei ragazzi forti. Vincere e convincere domani sera sarebbe importante per aprire nel miglior modo possibile il ciclo di chi verrà a sostituirmi. Io ho visto molti calciatori sotto tono, per le loro possibilità».
RISULTATI – «Sapevo che c’erano difficoltà e che sarei dovuto diventare un corpo unico con i calciatori ma non ci sono riusciti. L’altra sera siete stati anche troppo gentili per le cose che avete scritto. Potevate dire di peggio. Non sono soddisfatto dei risultati, ho creato problemi al movimento ma ero convinto di poter fare diversamente. Sono deluso di me stesso».
MONDIALI – «Io ero convinto di poter arrivare al Mondiale… E ne resto convinto, questa Nazionale può arrivarci. Non mi crolla il mondo addosso quando si perdono certe partite, ci sono dei paletti. Però i giocatori sono sottolivello e di molto perché questi sono giocatori forti. Rimuginare sul passato è altro tempo perso, si guarda avanti sempre. Sul passato non ci si può mettere mano».
FEELING CON IL GRUPPO – «Dimmi nome e cognome e con chi non ho trovato feeling… Io penso di averlo trovato con tutti. Credo ci sia da lavorare su questa appartenenza e sulla gioia, su quanto sia meraviglioso essere in Nazionale. All’inizio due-tre discorsi sul nostro modo di pensare li ho fatti, forse per quello che è il mio carattere ho lisciato un po’ troppo. Sono andato sempre verso gli abbracci, il fatto di comprendere tante cose. Sono stato meno ossessivo dopo l’Europeo, più amico. Io non voglio chiudere con la figura che s’è fatta l’altra sera».
MATCH MOLDOVA – «Dai ragazzi mi aspetto una grande prova, secondo me sono gli uomini giusti per portare in fondo questa questione. Questa regola che deve esserci per andare al Mondiale, anche se delle complicazioni ci sono perché ormai ci è successo troppe volte di crederci superiori agli altri e poi non riuscire ad andare al Mondiale. Devono dimostrare di continuare a essere gli uomini giusti, se questi calciatori verranno chiamati anche dal prossimo CT allora vuol dire che ho scelto i giocatori giusto. Poi magari ho sbagliato ad allenare».
DIALOGO CON GRAVINA – «Che volevo continuare ad andare avanti con questo gruppo. Poi siamo arrivati col fiato lungo, col logorio. Non ci siamo arrivati benissimo per quello che è successo. Anche i ragazzi che ho chiamato dopo gli infortuni sono ragazzi che si sono mostrati nella condizione di poter essere in questo gruppo».
ORSOLINI – «Orsolini può fare l’ala destra. Non stravolgerò troppo il discorso, l’ho già detto ai ragazzi. Poi ci sono uomini e determinate caratteristiche in base anche alla partita. Lucca e Retegui possono giocare anche insieme, se riesci a tenerli nell’area di rigore possono giocare anche insieme. Ma bisogna sempre partire dal presupposto che le partite vanno giocate, non con la pettinatura, con la non conoscenza degli avversari, con tutte le segate… Anche la Moldova ha 3-4 giocatori di livello internazionale, noi dobbiamo essere bravi a fare noi stessi. L’altra sera non siamo riusciti a fare una giocata, un recupero per sbrogliare una situazione. Se individualmente si fa tutti al di sotto delle nostre possibilità tutto diventa più difficile. Giocare contro la Moldova è possibile, ma dobbiamo incanalarla noi col nostro atteggiamento. Dobbiamo assolutamente assolvere il nostro compito, anche se sarà la mia ultima gara».
ATTEGGIAMENTO – «Ho sempre avuto il massimo della disponibilità e della comprensione. Non ricordo di aver avuto problemi particolari. Da un punto di vista mio essendo sempre stato uno del club ho pensato di non fargli troppo male. Questa precauzione, il fatto di mandare via tutti al minimo dubbio, era proprio per incentivare questa collaborazione. Per non mettersi nella condizione di disturbare le convocazioni e la rosa di una squadra. Se uno ha un problemino viene, si guarda… Poi se ce lo dice il medico ci si fida del medico anche senza guardarlo. Poi se qualcuno lo usa come escamotage, dal punto di vista mio sarebbe meglio non venisse più. Per il resto ci si fida e si creano rapporti sulla fiducia che sono fondamentali».
SENTIRSI TRADITO – «Perché? Io… Gravina, Giancarlo, Marco, Mauro, Roberto, Emiliano…” Sono i nomi di alcuni dirigenti della Nazionale. Poi Spalletti si ferma e lascia la sala stampa, visibilmente commosso».