Calcio e Finanza
·18 de septiembre de 2024
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Per il 25esimo anno di fila lo Shakhtar Donetsk si è qualificato alla Champions League, che sia per un turno preliminare o per il torneo principale. Quest’ultimo traguardo è raggiunto con costanza nelle ultime stagioni, riuscendo ad arrivare agli ottavi di finale una volta, nel 2017/18.
Gli ucraini sono, quindi, una presenza costante nella massima competizione europea per club e quest’anno dovranno vedersela anche con due italiane, il Bologna e l’Atalanta, nel nuovo format introdotto per la stagione 2024/25 dalla UEFA. Il miglior risultato nella storia del club ucraino rimane quello conseguito nel 2010/11 quando lo Shakhtar raggiunge i quarti di finale contro il Barcellona che poi vinse quella Champions.
Come tristemente noto, la formazione ucraina non potrà contare sul suo stadio di casa, la Donbass Arena. Un divorzio forzato che ormai risale a poco più di 10 anni fa, dall’agosto 2014 per la precisione, a causa dell’invasione della Russia nella regione del Donbass. Una prima parte del conflitto russo-ucraino che vive una seconda fase da più di due anni.
Per questo, se per le gare casalinghe in campionato si è trasferito a Leopoli, per le gare internazionali la UEFA ha optato per far giocare lo Shakhtar in un paese diverso dall’Ucraina. E se nel 23/24 fu Amburgo a ospitare la formazione arancionera, per l’attuale stagione di Champions, che garantisce almeno otto partite, di cui quattro in casa, sarà un’altra città tedesca come Gelsenkirchen a ospitare le partite internazionali dello Shakhtar.
La prima occasione sarà proprio con l’Atalanta, con i bergamaschi di Gian Piero Gasperini che dovranno così volare in Germania per affrontare lo Shakhtar il 2 ottobre per la seconda giornata della prima fase di Champions League 2024/25.
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