Inter News 24
·20 de julio de 2025
Serturini in vista di Inghilterra Italia Femminile: «Essere tra le prime quattro d’Europa non è un caso. Poco spazio finora per me? Ecco cosa rispondo»

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·20 de julio de 2025
La calciatrice dell’Inter Women, Annamaria Serturini, si è espressa così in conferenza stampa a due giorni dalla storica semifinale dell’Europeo Femminile che giocherà con l’Italia contro l’Inghilterra.
SEMIFINALE – «Essere fra le prime quattro d’Europa non è un caso, mister Soncin ha portato sicurezza, entusiasmo e unità nel gruppo e questo si vede e fa la differenza. Se siamo qui ce lo meritiamo, non solo per le nostre doti tecniche o tattiche, ma per il gruppo pazzesco che si è creato e ben venga che anche le altre inizino a temerci».
POCO SPAZIO PER ME FIN QUI? – «L’importante è la vittoria di squadra, io voglio essere pronta quando il mister chiama. Poi dall’esterno cerco comunque di dare la carica alle compagne perché anche se scendono in undici in campo, siamo in realtà in 23 e anche di più considerando staff e tifosi. Ora servono tutte le forze possibili per fare qualcosa di ancora più grande. Durante la stagione ho giocato sempre da quinta e in precedenza nel tridente offensivo. Penso di potermi adattare facilmente alle situazioni tattiche, ma la cosa importante è essere d’aiuto mettendo in campo le mie caratteristiche per fare al meglio nel ruolo che mi chiede il ct».
LA PESANTE SCONFITTA PER 5-1 NELL’ULTIMO TEST AMICHEVOLE CON L’INGHILTERRA – «La fortuna è che hai sempre un’altra prova, siamo cresciute nel tempo e abbiamo la possibilità di far ricredere tutti. Abbiamo un grande obiettivo, ma senza pressioni. È magnifico trascorrere questo tempo con queste persone, si è creato qualcosa di unico . Non vedo l’ora che sia martedì e poi incrociamo le dita. Sappiamo il valore dell’Inghilterra, ma anche il nostro. Si scende in campo 11 contro 11 e credo che possa cambiare la direzione rispetto a quella gara anche se è difficile, ma non impossibile».
LA DIFESA IL PUNTO DEBOLE DELLE INGLESI? – «Sono d’accordo che è il punto un po’ più traballante, rispetto a centrocampo e attacco dove hanno individualità importanti che possono fare sempre la differenza e risolvere le partite. Dobbiamo sbagliare il meno possibile e sfruttare al massimo i tiri da fuori o le combinazioni che riusciremo a creare».
LA SQUADRA CHE MI HA IMPRESSIONATO MAGGIORMENTE? – «Onestamente la Spagna perché quando le guardi da fuori ti rendi conto che sono forti, ma quando ci giochi contro noti che hanno ancora più sicurezza, mobilità e duttilità, oltre alle qualità tecniche e fisiche indiscutibili. Molte di loro giocano nel Barcellona che ho sfidato in passato e hanno una filosofia di gioco incredibile, è difficile stare dietro alle loro giocare. Sono sempre le mie favorite».
IL LEGAME CON LA MIA FAMIGLIA – «Mia mamma e mio padre sono stati fondamentali per me. Con mia mamma ho un rapporto speciale che mi emoziona ogni volta che ne parlo, mi rivedo in lei perché abbiamo un carattere molto forte, ma anche timido. Mi ha dato la possibilità di intraprendere la strada per questo sogno. Cerco sempre un riparo in loro nei momenti difficili, sono le persone più importanti assieme a mia moglie. Chiudendo gli occhi ripercorro tutta la mia vita dai primi calci alle prime sbucciature fino alla Nazionale. Per me questa maglia è un orgoglio perché rappresentiamo tutta l’Italia. E voglio mandare messaggi positivi a tutte le bambine che ci guardano».
L’AFFLUENZA DEI TIFOSI ALLO STADIO – «È stato bellissimo e spero vivamente che ci siano sempre più persona a sostenerci. Lo meritiamo noi e lo meritano le bambine che verranno. Le calciatrici prima di noi ci hanno aiutato a indirizzarci, hanno fatto tantissime lotte e ottenuto traguardi incredibili, ora sta a noi portare avanti quanto fatto sia coi risultati, per raggiungere qualcosa di unico, sia con l’esempio. Vedere tutte queste persone allo stadio o all’allenamento di ieri è stato bello e toccante anche perché tante volte in Italia gli stadi non sono pieni. L’unica cosa che posso dire è che dopo l’Europeo spero che continuerà questo seguito, questa attenzione e questa affluenza perché ne abbiamo bisogno sia noi sia l’intero movimento per crescere».
IL CAMMINO DI QUESTI 2 ANNI – «Credo che il miglioramento si possa vedere, in questi due anni abbiamo messo come parole chiave lavoro e unione. Quando si cade bruscamente l’unica soluzione è lavorare tanto e unirsi con le compagne con cui passi la maggior parte del tempo insieme. E in questo Europeo si è visto quanto siamo una famiglia, anche con lo staff e tutte le persone che ci sono attorno, ogni pezzettino che stiamo costruendo è perché non ci fanno mancare nulla per farci lavorare al meglio. Bilancio positivo, ma non vogliamo fermarci qui. Il bello arriva adesso».
DOVE PIAZZO QUESTA CAVALCATA? – «Ho già fatto tante cose nella mia carriera, ma chi mi conosce sa che sono meticolosa. Ogni vittoria, ogni trofeo, ogni obiettivo è per me sempre qualcosa di nuovo, non di maggiore o minore rispetto ad altri. Ogni volta è un percorso diverso fatto di tanto lavoro e non è così scontato vincere o esserci, per me ogni risultato che ottengo ha un sapore diverso e ora vogliamo raggiungere il miglior risultato possibile da aggiungere a quelli già conquistati».
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