Pagine Romaniste
·25 de mayo de 2025
Sergio Oliveira su Tirana: “Momento magico, tra Roma e Mourinho poteva finire diversamente”

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·25 de mayo de 2025
Nella giornata di oggi oltre a giocarsi l’ultima partita stagionale della Roma, che contro il Torino cerca una vittoria con la speranza di un posto in Champions, è l’anniversario di quello che è il momento più glorioso della squadra giallorossa in Europa fino ad adesso. Il 25 maggio 2022, la Roma tre anni fa alzava la sua prima coppa europea, la Conference League, trofeo che quell’anno era alla sua prima edizione.
In un’intervista a Il Romanista Sergio Oliveira, giocatore che alla Roma è stato di passaggio ma, che dei tifosi e della squadra non si è scordato, ha voluto ripercorrere i migliori momenti di quella grande impresa.
Ecco le sue dichiarazioni:
In cosa è stato significativo per te quel periodo?
“È stato un periodo breve ma così intenso che ha lasciato un segno profondo. Roma è come un museo a cielo aperto e la gente mi ha sempre trattato con gentilezza, rispetto e calore. Io e la mia famiglia saremo sempre grati alla città”.
Il ricordo più bello?
“Ovviamente la finale di Conference vinta a Tirana col Feyenoord, che proprio oggi compie tre anni. Sapevamo fosse un’opportunità unica. Vincere il primo trofeo europeo nella storia del club nella prima edizione della competizione, è stato davvero speciale. Sollevare la coppa a Tirana è stato un momento magico e indimenticabile. I festeggiamenti anche a Roma sono stati incredibili, momento da ricordare per sempre”.
Che ricordo hai di Mourinho in quella stagione?
“Preferisco non commentare alcun dettaglio sul mister, voglio solo ringraziarlo per l’opportunità di lavorare con lui e di giocare per un grande club come questo. È stato un privilegio. Mourinho non deve dimostrare niente a nessuno, si è guadagnato il diritto di poter scegliere la sua strada. Però sì, penso che la storia tra lui è la Roma poteva finire diversamente. Ma il calcio è così, non segue sempre il copione che ci immaginavamo”.
Vuoi lasciare un messaggio al popolo giallorosso?
“Vorrei dire che i tifosi sono ancora nel mio cuore. Sono incredibilmente orgoglioso di aver fatto parte della storia di un club gigante come la Roma. Faccio il tifo affinché il club torni nel posto che gli spetta, la Champions League, e spero che i prossimi anni siano pieni di successi. Voglio anche mandare un abbraccio a tutto lo staff e a tutti i miei ex compagni di squadra che sono ancora nel club. Grazie Roma, sarò sempre un romanista“.
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