PianetaSerieB
·26 de noviembre de 2024
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Il difensore del Sassuolo, Josh Doig, ha rilasciato un’intervista a Not The Old Firm in cui ha parlato del suo arrivo in Italia e della sua esperienza in neroverde. Di seguito le sue parole riportate da sassuolonews.net:
L’ARRIVO IN ITALIA – “Al 100% con l’arrivo in Italia c’è stato uno shock culturale. Quando sono arrivato qui, è stata più una questione di allontanamento dai miei genitori, a dire il vero. Vivevo ancora a casa quando ero con gli Hibs, quindi ero abituato ad avere tutti che facevano tutto per me. Credo che questo sia stato lo shock più grande: essere me stesso qui, doversi arrangiare da solo, cucinare da solo, pulire da solo. È stato uno shock ma probabilmente è stata la cosa migliore per me: mi ha fatto maturare velocemente come persona”.
L’ITALIANO – “Il mio italiano è ok. Me la cavo, capisco più o meno tutto. Ora capisco quasi tutto quello che la gente dice. Faccio ancora un po’ fatica a parlare, ma riesco a cavarmela, come ho detto, in giro, con le ordinazioni e tutto il resto e con tutti i termini calcistici che conosco”.
LA RETROCESSIONE CON IL SASSUOLO – “Ovviamente la retrocessione è stata molto deludente, ma poi cosa si fa? È successo. Ora l’obiettivo principale è risalire e abbiamo iniziato molto bene questa stagione, ma siamo solo a un terzo del cammino o giù di lì. Quindi dobbiamo continuare ad andare avanti”.
LA STAGIONE ATTUALE – “Ci sono molte partite difficili da affrontare, soprattutto nel prossimo mese, quindi dobbiamo continuare a spingere e siamo ancora all’inizio. Se riusciremo a continuare a giocare come abbiamo fatto finora, speriamo di ottenere un risultato positivo. Speriamo che questa sia una stagione diversa da quella appena trascorsa, lottiamo per risalire in Serie A. Stiamo sperimentando diversi tipi di calcio, diverse squadre e diverse posizioni nel campionato. Questo ha allargato i miei orizzonti, anche se può essere difficile, un po’ come le montagne russe”.
BERARDI – “Anche qui (al Sassuolo) c’è Domenico Berardi sull’ala destra, che prima dell’infortunio era probabilmente una delle migliori ali destre del campionato. Ovviamente si sta rimettendo in forma ora e anche adesso è tornato in campo ed è così impressionante in allenamento, si vede che sta tornando in piena forma. Era uno di quelli che quando affrontavo era sicuramente difficile e giocare con lui ora… è bello giocare con lui piuttosto che contro”.
GROSSO – “È molto utile perché sai che puoi fidarti di lui. Ha fatto tutto. Ha fatto di tutto nel gioco e nella mia posizione. Avere un modello di ruolo come quello del tuo allenatore è un’ottima cosa per farmi progredire. Anche in allenamento è molto importante, perché ovviamente lui ha fatto tutto, vede quello che faccio e coglie le piccole cose che magari io non noterei e che magari altri dirigenti non noterebbero perché non sono troppo esigenti con i terzini sinistri. Ho avuto a che fare con lui solo per pochi mesi, ma finora è stato fantastico e sono entusiasta di lavorare con lui per il resto della stagione e comunque per un periodo più lungo”.
LE QUALITÀ DI GROSSO – “È ovvio che ha tanta qualità come giocatore, ma anche in allenamento si vede. Anche quando calcia la palla. Era un giocatore esperto. Quindi, sono tanti gli aspetti del mio gioco in cui mi ha aiutato finora”.
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