Milannews24
·14 de noviembre de 2024
In partnership with
Yahoo sportsMilannews24
·14 de noviembre de 2024
PAROLE – «Il Meazza non soltanto è uno stadio iconico, con tutti i crismi per ospitare una finale di Champions (la Uefa l’aveva assegnata a Milano per il 2027, prima del “no” del Comune per l’incertezza sul futuro dell’impianto) ma è anche il terzo monumento più visitato in città. Però tra qualche tempo ne rimarrà una vestigia, un ricordo che verrà salvato dalla demolizione. Questo perché i club – che hanno tutte le loro buone ragioni per aver fatto questa scelta – hanno fatto valere la loro posizione monopolista (come sottolineato dal sindaco Sala) su una questione tanto divisiva per la città. E così Milan e Inter, dopo aver bocciato il progetto firmato da Webuild per la ristrutturazione, hanno ottenuto – anche col placet del Governo – di poter acquistare l’area (la proposta dovrà arrivare entro il 31 marzo) per aggirare il vincolo della Sovrintendenza sul secondo anello che scatterebbe in autunno: questo permetterà la trasfigurazione di San Siro come tutti lo conosciamo e come lo vedranno i 70mila attesi domenica per Italia-Francia. Secondo i malpensanti l’operazione è volano per rivendere, in un futuro neanche troppo lontano, le due società facendo fruttare al massimo l’investimento. Dall’altra parte Milan e Inter sostengono in modo convinto che quella è l’unica strada per mantenere i club competitivi; mentre il Comune riuscirà a scongiurare lo spauracchio di vedere le squadre giocare lontano da Milano. In ogni caso, visto cosa rappresenta il Meazza per la città, rimarrà una ferita aperta».