San Siro, ambulanti sul piede di guerra: «Vogliono mandare a casa 64 aziende e un indotto di circa 800 persone!» | OneFootball

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·13 de agosto de 2025

San Siro, ambulanti sul piede di guerra: «Vogliono mandare a casa 64 aziende e un indotto di circa 800 persone!»

Imagen del artículo:San Siro, ambulanti sul piede di guerra: «Vogliono mandare a casa 64 aziende e un indotto di circa 800 persone!»

San Siro, Presidio permanente fuori dallo stadio: 64 attività a rischio per le nuove regole di M-I Stadio: cosa sta succedendo

Cresce la tensione intorno a San Siro, dove i 64 ambulanti regolarmente autorizzati che lavorano durante le partite e i concerti hanno avviato una protesta “a oltranza” contro le decisioni di M-I Stadio, la società controllata da Inter e Milan che gestisce l’impianto. Al centro della disputa c’è il rinnovo dei contratti di concessione degli spazi: secondo i lavoratori, le nuove condizioni puntano a escluderli in favore di un monopolio del merchandising ufficiale.

A guidare la mobilitazione c’è Giacomo Errico, presidente di Apeca (Confcommercio Milano) e Fiva Confcommercio, che ha convocato anche un presidio il 17 agosto, giorno di Milan-Bari di Coppa Italia. «Vogliono mandare a casa 64 aziende e un indotto di circa 800 persone. Difendiamo il nostro lavoro» ha dichiarato Errico davanti allo stadio.


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Gli operatori ricordano che un’intesa per il rinnovo era già stata trovata: comprendeva il versamento complessivo di circa 860 mila euro l’anno, la riorganizzazione delle aree e l’apertura a nuovi punti vendita ufficiali. Tuttavia, accusano, tutto sarebbe stato «azzerato» con la presentazione di un contratto «imposto unilateralmente da M-I Stadio» che darebbe a Inter e Milan la possibilità di escludere a propria discrezione gli ambulanti, soprattutto quelli del settore merchandising.

I lavoratori hanno inviato lettere a club, sindaco, prefetto e questore. «Se pensano di logorarci, si sbagliano. A Ferragosto ci portiamo pure una piscinetta. Il Comune non c’entra: è solo una questione di affari per M-I Stadio» ha aggiunto Errico.

La categoria, storicamente in forte concorrenza interna, si mostra oggi compatta. «Quando c’è da difendere il pane, ci si mette spalla a spalla fino alla fine» ha concluso il portavoce.

La battaglia legale e mediatica è quindi destinata a proseguire, con l’inizio della nuova stagione che rischia di essere segnato da una lunga vertenza ai piedi del Meazza.

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