Salernitana, Christensen: “Ci restano da giocare otto finali. Tifosi? Se ci salviamo farò un balletto sotto la curva” | OneFootball

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·23 de marzo de 2025

Salernitana, Christensen: “Ci restano da giocare otto finali. Tifosi? Se ci salviamo farò un balletto sotto la curva”

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Una delle certezze del nuovo volto della Salernitana, oltre all’allenatore Roberto Breda, è sicuramente Oliver Christensen. L’arrivo del portiere nella sessione di mercato invernale ha contribuito nell’inversione di rotta della squadra granata, e le sue recenti prestazioni hanno dato una spinta nella rincorsa alla salvezza. E non ha parlato solo di questo, ma ne ha anche approfittato per svelare i retroscena del suo trasferimento, il numero uno nell’intervista concessa ai microfoni del sito salernitananews.it.

Ecco le sue parole


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Sul trasferimento:I compagni che avevo alla Fiorentina mi hanno parlato bene di Salerno e della Salernitana. Ho vissuto mesi difficili, a Firenze ero fuori e avevo tanta voglia di giocare e di ritrovare continuità. Avevo anche offerte dall’estero, ho preferito però restare in Italia. La trattativa è stata molto veloce, non ho esitato ad accettare e sono felice di essere venuto qui“.

Sulla salvezza:Dobbiamo sempre pensare partita dopo partita e provare a fare punti con tutti. Sarebbe il massimo fare 24 punti (ride, ndr). In casa stiamo facendo buone cose, abbiamo problemi fuori casa e lì dobbiamo migliorare. Ci serve una vittoria in trasferta. Dobbiamo trovare continuità di prestazioni. A Cesena abbiamo perso, ma abbiamo giocato bene e potevamo vincere. Ora siamo imbattuti da due gare, ma dobbiamo continuare. Abbiamo otto finali e lavoriamo tutti i giorni per migliorarci, gara dopo gara, perché il cammino è lungo. Il mister è stato bravo a darci serenità anche nei momenti difficili. I calciatori più esperti stanno provando a prendersi le responsabilità, si fanno sentire in campo e nello spogliatoio. Stanno aiutando molto noi più giovani. Con l’Hertha Berlino festeggiai facendo un balletto sotto la curva. Spero di farlo anche con i tifosi della Salernitana. Prima però bisogna salvarsi, lo faremo solo se staremo tutti uniti“.

Sui tifosi:Dire grazie ai tifosi è sempre importante, perché loro pagano il biglietto per vederci giocare. Quelli della Salernitana poi creano una grande atmosfera, sia in casa che fuori. Che si vinca o si perda, è giusto ringraziare i tifosi, lo facevo anche in Germania. Sentire la loro carica e la loro passione è importante, ti fa sentire motivato. Quando c’era il Covid e gli stadi erano vuoti, sembrava di fare un altro sport: il calcio senza i tifosi non esiste. Salerno mi piace, amo fare passeggiate sul mare, ne farò tante ora con l’arrivo della primavera. Ho visitato anche il castello Arechi di recente. Ad Amalfi ho mangiato una pizza margherita ed era incredibilmente saporita. I pomodori di queste parti sono buonissimi“.

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