Sacchi consiglia: «Ecco cosa dovrebbero fare Inter e Napoli. Ma quale Champions?! La scorsa stagione dei nerazzurri ha dimostrato una cosa» | OneFootball

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·28 de julio de 2025

Sacchi consiglia: «Ecco cosa dovrebbero fare Inter e Napoli. Ma quale Champions?! La scorsa stagione dei nerazzurri ha dimostrato una cosa»

Imagen del artículo:Sacchi consiglia: «Ecco cosa dovrebbero fare Inter e Napoli. Ma quale Champions?! La scorsa stagione dei nerazzurri ha dimostrato una cosa»

Sacchi consiglia: «Ecco cosa dovrebbero fare Inter e Napoli. Ma quale Champions?! La scorsa stagione dei nerazzurri…». Le sue parole

L’ex allenatore del Milan, Arrigo Sacchi, ha fatto una lunga analisi sul campionato di Serie A e su come le squadre italiane siano ancora distanti dalle big europee. Queste le sue parole sull’Inter e sul Napoli alla Gazzetta dello Sport.

CAMPIONATO O CHAMPIONS LEAGUE? – «È il solito dilemma che le grandi squadre d’Europa si pongono all’inizio di ogni stagione: puntare di più sulla competizione nazionale, e quindi riservare la maggior parte delle energie fisiche e psicologiche alle sfide «interne», oppure tentare l’azzardo e, con ambizione e coraggio, guardare al traguardo più prestigioso? Osservando la situazione italiana, mi sento di poter consigliare a Napoli e Inter, che sono i club più attrezzati per il doppio impegno, di concentrarsi soprattutto sul campionato: a mio avviso non sono ancora pronte per lottare ad armi pari con le big del continente e, volendo farlo, rischierebbero di compromettere la corsa in Serie A, perché le partite internazionali prosciugano muscoli e cervelli dei giocatori, si rischiano infortuni a catena e si andrebbe incontro a inevitabili periodi di flessione».


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IL CONFRONTO CON LE BIG D’EUROPA – «Per giocare alla grande tre partite alla settimana bisogna avere un gruppo extralarge, con elementi dello stesso livello tecnico e atletico, e con un’esperienza e una capacità di gestione delle risorse che, onestamente, mi pare che Napoli e Inter ancora non abbiano. Si obietterà: ma i nerazzurri, nella passata stagione, sono arrivati fino alla finale e, se di fronte non si fossero trovati quei mostri del Paris Saint Germain, forse adesso faremmo discorsi diversi. Ragionamento legittimo, ma la realtà è che le squadre italiane, tutte nessuna esclusa, non sono al livello delle concorrenti straniere. Non lo sono per quanto riguarda il gioco e non lo sono per quanto riguarda le potenzialità economiche. Guardate che investimenti possono permettersi Psg, Chelsea, Barcellona, Liverpool, Manchester City, Bayern Monaco, Real Madrid. Comprano fior di campioni, distribuiscono stipendi faraonici. Se non vinciamo la Champions dal 2010, quando a trionfare fu l’Inter di Mourinho, un motivo (o più di uno) ci sarà. Il calcio italiano, e purtroppo lo testimoniano anche le due mancate qualificazioni consecutive per il Mondiale, sta vivendo un periodo difficile. Mancano soldi, e questo è evidente, e mancano anche idee».

IL CONSIGLIO A NAPOLI E INTER – «Ecco, io credo che Napoli e Inter debbano innanzitutto pensare al campionato e debbano farlo cercando di proporre uno stile di gioco nuovo, moderno, all’altezza delle richieste del pubblico. Se vogliano tornare a fare la voce grossa in Europa, e mi auguro che ciò avvenga presto, abbiamo una sola possibilità: puntare sulle idee. Quando non hai grandi risorse economiche, quando non puoi permetterti i campionissimi che accendono la fantasia della gente, non puoi che affidarti al gioco. Quello, alla lunga, fa la differenza. A un mio vecchio maestro, Alfredo Belletti di Fusignano, quando iniziai ad allenare e mi accorsi che nella squadra mancava il libero, chiesi che cosa potevo fare. Poiché non c’erano soldi per comprarlo, lui mi rispose: «Il libero devi crearlo tu, con il lavoro e con le idee». In quel campionato, che cominciammo con l’obiettivo di raggiungere la salvezza, sfiorammo addirittura la promozione. Che significa tutto ciò? Che Napoli e Inter devono mettere le loro energie per diventare sempre più europee, sapendo che possono raggiungere quel livello a patto di non accontentarsi».

LA STRADA DA SEGUIRE – «Questa è la strada da seguire, se vogliamo che il calcio italiano esca dai problemi. Entrando nello specifico: il Napoli di Conte, che vincendo lo scudetto ha compiuto una specie di miracolo, non ha ancora l’esperienza internazionale per poter reggere partite ad alta tensione come quelle di Champions League, mentre l’Inter, dopo aver chiuso il ciclo di Simone Inzaghi in panchina, deve concentrarsi sull’apertura di una nuova avventura con Cristian Chivu, la società deve supportare l’allenatore e deve avere la pazienza necessaria perché il tecnico possa mettere in pratica le sue idee tattiche. Non mi sembra che, date le premesse, Napoli e Inter possano fare grandi voli pindarici e proclamare che l’obiettivo stagionale è la Champions. Pensino a darsi uno stile di gioco, che è la cosa che più manca in Italia, e poi i risultati arriveranno».

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