Pagine Romaniste
·19 de abril de 2025
Roma-Verona, Zanetti: “Abbiamo preso gol sull’unico errore. Sono orgoglioso perché abbiamo fatto un’ottima prestazione”

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·19 de abril de 2025
Paolo Zanetti, allenatore del Verona, è stato intervistato da DAZN al termine della gara contro la Roma. Le sue parole:
È più orgoglioso per la prestazione o prevale la delusione per il risultato?
“Entrambe le cose. Si percepiva che potevamo fare di più e segnare. Abbiamo preso gol in ripartenza, siamo stati leggeri. L’unica sbavatura della partita. C’è orgoglio perché abbiamo fatto un’ottima prestazione”.
È mancato un po’ il modo per far male alla Roma?
“In altri tempi saremo tornati a casa con le ossa rotte. Abbiamo reagito subito è mancata la zampata finale. I ragazzi hanno dato tutto. Bisogna essere perfetti con queste squadre. Nella prossima partita in casa bisogna dare tutto”
Su cosa a lavorato in questi due mesi.
“In mezzo ci sono state tante vittorie importanti anche contro la Roma intervallate da vittorie importanti. La squadra aveva qualità ma non era pronta a livello mentale. Bisognava imparare dai propri errori”.
Zanetti a Sky Sport
Zanetti è una squadra ben strutturata come la sua, che sa fare una fase difensiva di alto profilo, che si fa sorprendere così all’inizio, la stupisce? “Sì, abbiamo preso il gol sull’unico errore, l’unica sbavatura che abbiamo fatto in una partita, secondo me, importante, una partita dove ci siamo stati dentro contro una Roma di livello alto, ma oggi abbiamo giocato una partita con coraggio, siamo venuti qui veramente a provare anche a fare la partita per una buona parte, ci è mancata anche a noi la zampata importante, normale che quando poi lasci spazio nella ripartenza dei giocatori del genere, poi dopo esce tutta la qualità”.
Avete portato spesso, tante volte, il pallone nell’area di rigore della Roma, è mancata in certi momenti la comunicazione tra chi passava il pallone e chi doveva concludere? “Sì, diciamo che con il gioco siamo arrivati tante volte a portare tanti uomini nel metacampo della Roma, in area abbiamo fatto tantissimi cross, è mancato spesso l’ultimo passaggio, è mancata probabilmente un po’ di qualità, fermo restando che incontravamo anche una squadra che ha dei giocatori di altissimo livello, quindi non era facile, però non posso dire niente per quello che riguarda l’impegno e la voglia di portare a casa punti, poi i dettagli, come sappiamo, fanno la differenza in questi partite”.
Sul futuro. “Sì, me ne parlavano, ma in realtà non siamo ancora salvi, quindi noi dobbiamo stare concentrati sul pezzo, perché adesso abbiamo una partita importantissima in casa dove dobbiamo fare di tutto per chiudere i giochi. Non sarà facile, però per quello che sarà poi il futuro se ne parlerà, si vedrà i programmi, ma adesso siamo concentrati sul presente. Questa è la cosa più importante, e poi la crescita che abbiamo fatto. Siamo partiti con una squadra assemblata in una maniera non semplice, ma che è cresciuta con il lavoro, i ragazzi sono stati fantastici”.
Sei riuscito a costruire una squadra solida, che fa fatica a prendere gol, che gioca a testa alta, anche in grandi stadi come oggi. Per questa nuova compattezza difensiva è stato merito soprattutto di Valentini. Ci racconti un po’ questo difensore che da quando è arrivato ha dato sicurezza, oppure è stato tutto il lavoro del reparto? “Sicuramente Valentini ha fatto la sua parte, ma non è mai un giocatore solo che fa la differenza. Grazie a due giocatori giovani che abbiamo puntato, come Coppola e Ghilardi, che stanno facendo cose straordinarie. Il lavoro di squadra è diverso, abbiamo cambiato sistema, gli attaccanti aiutano di più la squadra. C’è più coesione, più comunicazione, c’è una mentalità diversa. Ci serviva probabilmente un po’ di tempo, ma i ragazzi sono recettivi e hanno voglia di arrivare all’obiettivo”.
Quanto è stato importante Sogliano nella ripartenza del Verona e nella difesa della figura di Zanetti? “Determinante. Io sono sicuramente una sua scelta, una scelta che ha difeso perché ha sempre creduto in me. Sicuramente Sogliano è un professionista strutturato, esperto, che non si fa condizionare dal momento. Crede nel mio lavoro e mi ha dato un’ulteriore possibilità quando probabilmente nessun altro me l’avrebbe data. Io ho risposto sul campo con i risultati”.