Roma-Venezia, Juric: “La squadra ha sempre voglia di vincere e oggi lo ha dimostrato. Nel primo tempo troppe ripartenze” | OneFootball

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·29 de septiembre de 2024

Roma-Venezia, Juric: “La squadra ha sempre voglia di vincere e oggi lo ha dimostrato. Nel primo tempo troppe ripartenze”

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Ivan Juric, tecnico della Roma, ha parlato dopo la vittoria per 2-1 ottenuta contro il Venezia. Queste le sue parole:

JURIC A DAZN

I cambi hanno fatto bene?


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Nel primo tempo troppe ripartenze. Il secondo tempo abbiamo alzato ritmo e eravamo più freschi, abbiamo fatto bene. Giovedì abbiamo fatto una partita di un’intensità pazzesca e ci sta anche che qualcuno fosse sottotono.

Il gol di Pisilli una bella soddisfazione?

Abbiamo 4-5 giovani con cui lavorare bene che hanno gamba e talento per imparare. Hanno un’energia pazzesca, ma li vedo molto bene, sono belli puri: Soulé, Kone, Baldanzi, Pisilli, sono gente giusta.

Hai cercato di dominare la partita con i cambi?

Siamo passati a quattro e ci siamo trovati molto bene. Ci aprivamo a tre per creare superiorità e abbiamo interpretato molto bene. Anche Paredes ha dato una grande mano. Qualcuno era sottotono, ma comprensibile dopo l’Athletic Bilbao.

A che punto è la mentalità? E nel processo di crescita?

Non mi sembra che ho detto manchi voglia di vincere, sono rimasto molto contento giovedì, una grande partita ma gol preso da palla inattiva. Hanno sempre voglia di vincere e oggi lo hanno dimostrato, nelle difficoltà, avere una voglia di vincere nel secondo tempo che è stato fantastico. Non ho nulla da dire a questo gruppo, una settimana fantastica e intensa, sono molto fiducioso per l’avvenire.

Due partite fuori casa, poi l’Inter. In cosa dovete migliorare?

Tanto, penso in due partite fatte bene e questa meglio nel secondo tempo. Dicevo prima delle letture preventive, del controllo, che con il Bilbao è stato fantastico, con l’Udinese anche, ma oggi meno. Certamente anche per il valore del Venezia che gioca un bel calcio.

JURIC IN CONFERENZA STAMPA

Visto che i cambi hanno determinato la svolta della partita e un cambio di modulo, perché non ha fatto sostituzioni ad inizio ripresa?

Non so che rispondere, non ho risposta.

Tre partite in sette giorni, quale aspetto le è piaciuto di più e cosa c’è ancora da registrare?

Abbiamo fatto una partita con l’Athletic di un’intensità pazzesca contro una squadra che ha intensità. Ho visto, soprattutto nel primo tempo, qualche giocatore che ha un po’ rallentato, è umano e normale. Ho visto anche altri giocatori che riescono a mantenere questo ritmo. Nel secondo tempo mettendo gente fresca, con gamba e con spirito incredibile abbiamo ribaltato la gara alla grande, cambiando anche modulo. Abbiamo fatto cose giusto. Nel primo tempo abbiamo giocato in modo lento, bisogna fare meglio le coperture preventive, serve essere più attenti e accesi.

Pisilli sembra avere 30 anni come personalità, cosa le piace di più di lui? Le ricorda un suo giocatore del passato?

È un ragazzo che si allena in modo pazzesco, va sempre oltre e vuole sempre fare di più di quello che chiediamo. Ha questa felicità di giocare, ha un margine di miglioramento pazzesco. Mi piace tanto. Vorrei anche sottolineare Paredes, la vecchia guardia come Cristante che ha giocato tre partite di fila ad un livello altissimo. È un gruppo che mi piace tanto, come affronta la giornata e come lavora. Hanno fatto benissimo nelle due partite precedenti, in questa ci sono state difficoltà ma hanno tirato fuori cuore, non hanno mai mollato soffrendo. Negli ultimi 30-40 minuti abbiamo giocato veramente bene.

Come valuta Soulé?

Ho grandissima fiducia in questo ragazzo. È chiaro quanto è stato pagato, ha fatto un anno a Frosinone, non si può aspettare che diventi subito Dybala. Ma come Pisilli, Koné e Baldanzi, ha mentalità, vuole migliorarsi, lavora su tutti i particolari e sono convinto che con il tempo dimostrerà tutto il suo valore. Ho piena fiducia in tutti.

Questa squadra sembra dipendere dalla qualità di Dybala: come si può sganciare?

Dybala è speciale, lo conosco dai tempi del Palermo. Per migliorare la Roma quando non c’è Dybala bisogna migliorare nel gioco e nelle linee di passaggio. Quando c’è Dybala invece in alcuni momenti bisogna lasciar fare a lui, è di un livello impressionante e riesce a far giocare la squadra. Non gli dici di stare di qua o di là, lo lasci fare perché lui sa cosa fare con logica. Con altri invece bisogna lavorare molto sulle posizioni del corpo. Dobbiamo abituarci sia quando non c’è Dybala sia quando c’è. Possiamo migliorare molto nel gioco e nei passaggi, nelle prime due partite abbiamo fatto molto bene mentre oggi un po’ di meno. C’è comunque tutto per fare bene.

Dybala come sta?

Sta bene, ma è troppo importante e se c’è il minimo dubbio che possa succedergli qualcosa non lo utilizziamo. Tutti gli esami sono a posto, non rischiamo nulla, il campionato è lungo e insieme a lui abbiamo deciso così. È un ragazzo onesto e con un grande livello di umanità,

Il Venezia ha fatto un’ottima partita. Cosa è mancato alla Roma?

Nel primo tempo avevamo un possesso lento, senza accelerazioni. Perdevamo palla e loro ripartivano forti, con Oristanio, con gente di gamba. Vedendo tutte le loro gare, hanno sempre fatto grandi prestazioni. Io ho un debole per Di Francesco, anche lo scorso anno ha fatto vedere un calcio bellissimo nonostante la retrocessione. Sapevo che sarebbe stata difficile, mi aspettavo di più dalle coperture preventive, non dovevamo concedere quei contropiedi.

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