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·8 de agosto de 2025
🐺 Roma, senti Ghilardi: “Sarò un gladiatore, mi ispiro a Sergio Ramos e Van Dijk. Sogno la Nazionale”

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·8 de agosto de 2025
Il difensore della Roma, Daniele Ghilardi, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio. Ecco le sue parole riportate da TMW:
“Sono contento, soprattutto di aver esordito, anche se si trattava solo di un’amichevole. Peccato per il risultato, ma sto cercando di capire bene i movimenti della squadra e quello che chiede il mister. Sono arrivato da poco, ma mi sto impegnando per dare il massimo”.
Pensa alla Nazionale maggiore? “Certo, quello sarebbe un altro sogno da realizzare: arrivare in Nazionale. È il sogno che ha ogni bambino. Con l’Under 21 è una grandissima emozione indossare la fascia, è una grande responsabilità, ma non mi pesa. Sono tranquillo anche quando la porto”.
Questo salto in carriera se lo aspettava? “Sicuramente farò il gladiatore in campo, è quello che mi riesce meglio. No, non sento la pressione, anzi, sono molto contento e non vedo l’ora di cominciare”.
A quali giocatori si ispira? “Quando ero piccolo e giocavo nella Lucchese facevo l’attaccante, e il mio idolo era Torres dell’Atletico Madrid. Poi arretrando di ruolo, ti direi Sergio Ramos e Van Dijk, due a cui mi ispiro molto”.
Si trova meglio in una difesa a 4 o a 3? “Sinceramente non ho preferenze. In Nazionale abbiamo giocato quasi sempre a 4, tranne nelle ultime due. Alla Samp facevo il centrale a 3, a Verona il braccetto. Li ho provati tutti, mi adatto e mi trovo bene in ogni ruolo”.
Cosa chiede Gasperini?
“Di giocare con tanta intensità, andare addosso all’uomo, togliere spazio e tempo all’avversario. Ci chiede tanto sul piano fisico e mentale”.
Cosa pensa di dover migliorare e dove si sente più forte? “Partiamo dal presupposto che tutto è migliorabile, però una cosa su cui sto lavorando è il gioco aereo, sia in difesa che in attacco. Una cosa dove mi sento forte è la lettura delle situazioni, ma non sta a me dirlo”.
Le manca un po’ il gol, no? “Sì, in Serie A non ho mai segnato. In Serie B ho fatto due gol, in Serie C uno. Spero di fare il primo quest’anno. Nel derby? Quello sarebbe l’apice dell’emozione. Se segno mi tolgo la maglia? Se lo faccio alla fine sì”.
Dispiaciuto che la Fiorentina non l’abbia riscattata? “No, nessun rancore. Mi hanno cresciuto, ho fatto tutte le giovanili lì. Ma sono arrivato in una grande squadra come la Roma, quindi sono contento. Sono scelte di calcio, è normale”.
Chi l’ha sorpresa? “Fisicamente direi Manu Koné, lo conoscevo già da prima. Uno che mi ha sorpreso tanto anche tecnicamente è Mario Hermoso: ha grandissima qualità ed è una persona stupenda”.
Chi sono i leader più “rompiscatole” in allenamento? “Ti direi Cristante e Mancini, ma è giusto così. Sono veterani, ed è giusto che guidino i giovani”
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