DirettaCalcioMercato
·30 de octubre de 2024
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Alla vigilia di Roma-Torino Ivan Jurić ha parlato in conferenza stampa.
“Cercherò di mettere la miglior squadra in campo. Ieri li ho visti giusti e convinti. Meglio perdere come abbiamo perso che perdere 1-0 e continuare questo andazzo. Penso che quello che ci siamo detti deve restare tra di noi. Vi ho detto che ci sono stati litigi e scontri ma queste cose restano tra di noi”.
La sente la pressione dell’esonero? Ha in mente dei cambi? “Sulla prima domanda non ci penso all’esonero, faccio il mio lavoro e ciò che succede, succede. Penso che la rosa della Roma non si può permettere esclusioni. Bisogna mettere dentro più possibile, non escludere ma convincere. Non convincere ma far presente quello che bisogna fare in questo momento”.
“Sullo spogliatoio? Sono stati giorni di litigi pesanti ma anche cose positive. Meglio che sia successo subito e che sia uscito fuori tutto ciò che era accumulato. Penso che in questi giorni con i litigi e con i confronti che ci sono stati abbiamo addrizzato la barca, almeno a livello di pensiero. Il mio carattere preferisce questi scontri e poi andare a testa alta, piuttosto che le chiacchiere dietro le spalle”.
“C’è stato proprio un crollo emotivo vedendo le immagini. Dopo 40 giorni di un buon lavoro, non eccellente ma buono, mi aspettavo un grande passo in avanti. C’è stato un crollo importante. Può essere, però, anche uno slancio positivo. Meglio perdere così che perdere 1-0 e nascondere i problemi. Per noi può essere una svolta magari come lo è stata per il Milan con Pioli dopo i 5 gol presi dall’Atalanta”.
Cosa c’era di accumulato? Quali sono i rancori? “Penso che deve rimanere tra di noi. C’era litigi e scontri, ma rimane tutto tra di noi. Non voglio parlare di questo”.
12.11 – Sulle parole di Pellegrini, vi siete guardati negli occhi e cosa vi siete detti? Cosa dovevano dirsi i giocatori? “Penso che ci siamo detti la verità, magari all’inizio in maniera violenta e poi in maniera ragionevole. Io sono l’allenatore devo allenare e prepara la squadra nella partita. Il medico deve prendersi cura dei giocatori e i giocatori devono giocare. Ognuno ha un lavoro preciso e occuparsi di quello che fa. La definizione dei ruoli è importante”.
Termina così la conferenza stampa dell’allenatore della Roma.