Ricardo Rodriguez esce allo scoperto: “Mi hanno fatto fuori dal Milan. Torino? Mi fidavo solo di Juric” | OneFootball

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·9 de junio de 2025

Ricardo Rodriguez esce allo scoperto: “Mi hanno fatto fuori dal Milan. Torino? Mi fidavo solo di Juric”

Imagen del artículo:Ricardo Rodriguez esce allo scoperto: “Mi hanno fatto fuori dal Milan. Torino? Mi fidavo solo di Juric”

Ricardo Rodriguez ha trovato la sua dimensione al Betis ed è considerato un pilastro inamovibile. Ai microfoni di Calciomercato.com ha parlato della sua esperienza in Italia.

Ricardo Rodriguez in Italia ha avuto un rendimento altalenante e particolarmente sinuoso. Con i rossoneri non ha mostrato le sue doti come invece ha saputo fare al Torino. Le prestazioni con la maglia granata gli hanno consentito di giocare per il Betis, ne LaLiga, diventando un calciatore di ottimo livello. Ai microfoni di Calciomercato.com ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa parlando del trattamento ricevuto dal Milan e della sua avventura con la maglia granata.


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Le parole di Riccardo Rodriguez

Nel 2017 è arrivato il Milan, che trattativa è stata?

Mirabelli mi voleva fortemente, io avevo chiesto al club di andare via perché dopo cinque anni e mezzo al Wolfsburg volevo fare una nuova esperienza”.

Si dice che i rossoneri ti abbiano soffiato all’Inter.

Qualche mese prima avevo parlato con Ausilio, ma piacevo molto a Mirabelli che prima di andare al Milan ha lavorato nel club nerazzurro”.

Chi erano i tuoi modelli?

Mi piaceva Juninho Pernambucano, era incredibile”.

Ci spieghi perché in Germania ti chiamavano “il tassista”?

Fuori dal campo d’allenamento c’era sempre un bambino di 10 anni che veniva per noi, aspettava che finissi per vedermi. Così, spesso, lo riportavo alla fermata del treno per tornare a casa”.

Al Wolfsburg hai giocato con un giovane De Bruyne, che ricordo hai di lui?

Quell’anno è esploso: ha fatto una stagione incredibile, qualcosa come 15 gol e 20 assist. Uno dei calciatori più forti con i quali ho giocato”.

Era il periodo di Yonghong Li, uno dei più difficili degli ultimi anni: che aria si respirava?

Noi non sentivamo questa pesantezza, eravamo un bel gruppo con tanti giocatori nuovi. Fin dal primo giorno mi hanno detto che al Milan si gioca per lo scudetto, ma quando ci sono 8/9 acquisti non è facile, serve tempo. E noi non ce l’abbiamo avuto”.

Dopo un paio di buone stagioni perdi il posto in favore di Theo Hernandez appena arrivato.

Quell’anno aveva iniziato Giampaolo, esonerato dopo sette partite; ho giocato le prime tre, poi ha preferito Theo. Eppure io avevo le caratteristiche per fare una difesa in linea come piaceva a lui”.

Poi è arrivato Pioli.

Con me si è sempre comportato bene, ma da quel momento in poi Hernandez è diventato titolare. Avevo capito che non avrei avuto spazio e che mi vedevano solo come vice Theo, così ho chiesto di andare via”.Dopo un paio di buone stagioni perdi il posto in favore di Theo Hernandez appena arrivato.

Al Torino, ancora con Giampaolo.

“Anche stavolta prima gioco e poi sempre meno. La squadra non andava bene, la società mi diceva che io dovevo fare di più. Arriva Nicola e non gioco più, ricordo che in panchina c’era sempre il ds Vagnati diventato molto freddo con me. In tanti anni di carriera non avevo mai visto un dirigente in panchina, questa cosa non mi andava bene”.

Poi ecco Juric.

Appena lo vedo gli dico che voglio andare via spiegandogli che non mandavo giù il fatto che un dirigente andasse in panchina. Lui mi disse ‘Con me non succederà, fidati’. Mi sono fidato. Ha cambiato modulo ma ha trovato il modo di farmi giocare mettendomi braccetto, quell’anno sono rimasto al Torino solo per lui. E Vagnati in panchina non c’era più”.

Hai ereditato la fascia da capitano di Belotti.

Non volevo farlo, se me l’avessero chiesto Cairo o Vagnati avrei detto di no. Ma siccome è stata una volontà di Juric allora ho accettato”, ha concluso Ricardo Rodriguez.

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