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·1 de abril de 2025

Pruzzo: “Come me non c’è nessuno”

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Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Dopo Totti è il miglior goleador della Roma. Roberto Pruzzo oggi compie 70 anni e ha rilasciato una lunga intervista in cui si racconta. Ecco le sue parole:

Roberto, ma è vero che prima delle partite (o durante) ti sentivi male per la tensione? “In campo mi trasformavo. In certe partite eravamo tirati al massimo, io in particolare con il mio carattere litigavo con tutti. Non ho sbagliato nessuna grande partita, magari rischiavo di non riuscire a mantenere la stessa concentrazione contro gli avversari più scarsi”.


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Ancora oggi vi rivedete spesso tra voi, i campioni dell’83. “Eravamo un gruppo molto legato. Con Bruno Conti ho giocato insieme dieci anni. Con Iorio e Prohaska un solo anno ma siamo rimasti in ottimi rapporti”.

Hai legato quasi tutta la tua carriera alla Roma, per i tifosi sei ancora il Bomber. Ti è dispiaciuto essere andato a chiudere a Firenze? “No. Forse alla Roma l’ho tirata un po’ per le lunghe, avrei dovuto andare via prima. A Firenze mi sono trovato bene”.

Tra gli avversari poco amici, uno dei più spigolosi era Brio. “In campo non bisogna essere amici e vale tutto, poi tra persone serie finisce lì. Vierchowod quello che mi rompeva più le palle. Era uno tosto”.

In campo eri un rompiscatole. Con gli avversari, i compagni, gli arbitri. Eppure sei stato espulso raramente. “Ero amico degli arbitri. Il mio vaffa era plateale ma valeva quello che gli dicevo in campo. C’era un certo rispetto reciproco”.

Liedholm ti ha dato tutto. “Non c’è dubbio. Credeva in me. Mi dava tranquillità e responsabilità e mi permetteva di dare il meglio. Ma in assoluto non ho avuto grandi problemi con gli allenatori”.

In Nazionale non è stato così, anche se in quegli anni eri il centravanti che segnava di più. “Il diritto di giocare in azzurro non si acquisisce con i gol. Ho perso un paio di Mondiali, è andata così. Bearzot ha preferito Paolo Rossi, ha vinto e ha avuto ragione lui. Non ho rimpianti”.

Oggi c’è un altro Pruzzo? “Ce ne saranno tanti meglio ma come me non c’è nessuno”.

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