Inter News 24
·30 de julio de 2025
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Il trasferimento di Dan Ndoye dal Bologna al Nottingham Forest continua a far discutere. L’esterno offensivo svizzero, classe 2000, è stato ceduto dal club felsineo per una cifra che può raggiungere i 45 milioni di euro bonus compresi, con una percentuale futura sulla rivendita.
Una maxi-operazione che ha attirato l’attenzione di molti addetti ai lavori, tra cui Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato, che ha commentato l’affare nel suo editoriale per SportItalia.
«Mi fa piacere che il Napoli non si sia svenato per Dan Ndoye. L’attaccante è forte, se volete potenzialmente fortissimo, ma non vale 40-42 milioni più bonus fino a 45, più percentuale per sfiorare eventualmente quota 50», ha spiegato Pedullà. Secondo il giornalista, la valutazione risente del trend inglese, dove le società di Premier League sono abituate a spendere con grande facilità: «Il Nottingham, come molti club inglesi, è abituato ad aggiungere come se fossero noccioline».
Pedullà ha poi elogiato il lavoro della dirigenza rossoblù: «Vanno fatti i complimenti ai collaboratori di Saputo, soprattutto a Fenucci e Sartori, sanno vendere come se fosse platino e non semplicemente oro, dettano le condizioni e non si spostano di un millimetro». Un riconoscimento al modello Bologna, già protagonista con le operazioni legate a Zirkzee, Calafiori e Beukema.
Infine, un paragone pesante con altri big della Serie A e in particolare con Lookman, al centro del mercato estivo dell’Inter e protagonista della trattativa fin qui più accesa: «Se Ndoye vale 50 milioni, allora l’Atalanta dovrebbe chiedere 90 per Lookman e il Napoli 100 per Kvaratskhelia. La valutazione è la conseguenza del rendimento, e se sei sotto la doppia cifra tra gol e assist, non si può pensare di chiedere la luna».
Il trasferimento di Ndoye si conferma così uno dei più emblematici dell’estate, simbolo delle differenze economiche tra il calcio italiano e quello inglese.