Juventusnews24
·12 de abril de 2025
Pagelle Juve Lecce: finalmente Koop, doppio assist Vlahovic. Ma il vero MVP è…VOTI

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·12 de abril de 2025
(inviato all’Allianz Stadium) – Pagelle Juve Lecce: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 32ª giornata del campionato di Serie A 2024/25.
Di Gregorio 6.5 – Quando la Juve abbassa i ritmi concede qualcosina al Lecce. Baschirotto pesca l’angolo di testa, ma se non fosse per lui a quest’ora staremmo parlando di un altro risultato: perché la parata su Rebic in uscita bassa è monumentale.
Kalulu 6.5 – Compie un intervento decisivo in spaccata nel primo tempo. Poi la sua gara scivola via tranquillamente, tra un duello aereo di qua e una lettura con tempismo di là.
Renato Veiga 6.5 – Va vicino al gol nel primo tempo, ma il suo tiro viene neutralizzato dalla difesa ospite. Ha la sprezzante voglia di giocare in avanti, di far partire direttamente lui l’azione da dietro. E lo fa bene, si vedono dei grandi miglioramenti da quando è arrivato a Torino.
Kelly 6 – L’unica sbavatura della sua partita porta al gol del Lecce: Baschirotto lo sovrasta, lui si perde la marcatura del centrale avversario e permette di riaprire la partita. Errori da non commettere, mai.
Nico Gonzalez 6.5 – Non molla di un centimetro gli avversari. Li pressa, li rincorre, è un difensore aggiunto con la sua garra argentina. Perde qualcosa in fase offensiva, è meno lucido nelle scelte, ma è preziosissimo il suo lavoro in copertura. Dal 75′ Conceicao SV.
Locatelli 7 – Per chi dice che non gioca in verticale consiglio vivamente di contare tutte le giocate in avanti che ha fatto oggi il capitano bianconero. Una su tutte: per Thuram, sull’azione che porta al raddoppio. Ma non solo, alza la testa e aziona subito la ripartenza con velocità e precisione. Non sbaglia una giocata, in entrambe le fasi.
Thuram 7 – Che dire, la progressione centrale che porta al 2-0 di Yildiz parla da sé. È il giocatore perfetto per Tudor, il suo identikit rispecchia al 100% la filosofia che vuole vedere il tecnico croato. Pressa alto, forte, rincorre gli avversari per riconquistare subito il possesso: e una volta fatto, apre in due la difesa palla al piede in campo aperto. Sipario.
McKennie 6.5 – «McKennie per me è un centrocampista» disse prima della Roma Tudor. In quel ruolo, però, non lo abbiamo ancora visto: sarà perché l’americano è un elemento di affidabilità in qualsiasi abito tattico cucitogli addosso. Taglia, sterza, si accentra, va sul fondo e crossa in mezzo. Come se quella posizione l’avesse occupata da sempre… Dal 65′ Cambiaso 6 – Qualche responsabilità anche per lui sul gol del Lecce.
Yildiz 7 – Ancora un po’ troppo largo come raggio d’azione, Tudor infatti nel primo tempo gli chiede di accentrarsi di più. Detto fatto: qualche minuto dopo, proprio da una percussione centrale, apre il compasso e disegna nell’angolino il gol del 2-0. Sempre più coinvolto – dopo un inizio più timido – nella manovra col passare dei minuti. Dall’89’ Savona SV.
Koopmeiners 7 – Neanche due minuti d’orologio e sblocca già il risultato con un bel diagonale in area. Ci vuole tempo per ritrovare se stessi, ritrovare fiducia e autostima dopo un periodo no: ci sta provando, i primi spiragli di luce li abbiamo intravisti. Il problema è uno: dare continuità, credere nel processo e non arrestarlo sempre. Dal 65′ Weah 6 – Rinfresca di energia la fascia.
Vlahovic 7 – Urge ritrovare confidence sotto porta: gli manca solo più quello per completare la trasformazione con Igor Tudor. Perché, numeri alla mano, è a digiuno di gol da 48 giorni. Ma nel rifinire i compagni si vedono dei netti passi in avanti: filtrante per Koopmeiners, sponda per Yildiz. Due assist a suggellare un’importante prestazione, matura. Dal 65′ Kolo Muani 6 – Non sempre viene servito bene dai compagni.
All. Tudor 7.5 – È lui il vero migliore in campo di questa Juventus. Perché ha cambiato il volto di questa squadra e il modo di giocare, caratterialmente e tatticamente.
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