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Diego D'Avanzo·21 de febrero de 2024
⚔️ Osimhen risponde a Lewa, l'andata è 1-1! Kvara, il gesto al cambio...🤬
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Diego D'Avanzo·21 de febrero de 2024
Finisce 1-1 l’andata degli ottavi di finale di Champions tra Napoli e Barcellona. Un match dai due volti, che ha visto dominare i catalani nel primo tempo, in cui gli azzurri non hanno mai tirato verso la porta ospite, e il ritorno degli uomini di Calzona nel finale.
Segnano i due top player, Lewandowski e Osimhen, e lo fanno in modo simile. Per Victor un gol pesante, che lo porta nella storia dei campani al secondo posto dietro a Mertens come numero di gol in Champions al Maradona.
Ora tutto si sposta a Barcellona, dove il 12 marzo andrà in scena il secondo round.
Subito dopo il gol, Calzona toglie Osimhen e Politano. Ma se nel caso del nigeriano si tratta di una scelta tecnica, per l’esterno italiano c’è da registrare un problema muscolare dopo uno scatto che verrà valutato nelle prossime ore.
Un gol importante e pure storico per Osimhen, che sigla la sesta rete in Champions davanti al proprio pubblico. Raggiunto Lorenzo Insigne al secondo posto, mentre davanti resta Dries “Ciro” Mertens con 11 gol.
Un tiro in porta, un gol: il Napoli la pareggia così, con l’uomo più atteso e nel momento più delicato. Osimhen vince il contrasto con Christensen e spiazza ter Stegen, facendo esplodere il Maradona e togliendosi la maschera per esultare.
Proteste degli ospiti per il contatto, che però è regolare come confermato da Calvarese a Prime Video: “Gol regolare, c’è un corpo a corpo. Il difensore prova a prendere il tempo ma Osimhen si mette davanti e si gira. Gol buono“.
Nota negativa della serata la reazione di Kvaratskhelia al momento della sostituzione. Il georgiano, infatti, è stato immortalato mentre gettava a terra una fascetta e lanciava un’occhiataccia in direzione della panchina azzurra.
Un gesto che farà discutere, anche se poi l’ovazione del Maradona sembrava aver chiuso il discorso.
Un gol che ha dell’incredibile per Lewandowski, che diventa così il primo giocatore del Barça (Messi escluso) a segnare un gol in una fase a eliminazione della Champions League dalla rete di Luis Suarez nell’8-2 contro il Bayern Monaco del 2020.
Anche in quel caso Lewandowski era in campo, ma con un’altra maglia addosso. Tra l’altro, con il gol di oggi Robert diventa il marcatore più anziano nella storia delle gare a eliminazione diretta della Champions. Sorpassato Leo Messi.
Non un tiro, ma un accenno di simulazione per il numero 9 polacco. L’ex Bayern cerca il contatto con Olivera, che però non interviene.
Il risultato è il più classico dei tuffi, anche se va detto che non ci sia stata protesta del bomber. Proprio il classe ’88, però, 60′ trova il guizzo che vale lo 0-1 sull’imbucata di Pedri.
Per Lewa è la quarta partita a segno di fila dopo i gol ad Alaves, Granada e Celta vigo.
Partita davvero complicata per gli azzurri, che nel corso di tutto il primo tempo non calciano mai verso la porta di ter Stegen. Lo zero alla voce “conclusioni” fa impressione.
Un dettaglio non da poco, se si pensa che era dal 2016 che il Barça non riusciva a chiudere un primo tempo in Champions senza concedere tiri. In una eliminazione diretta, invece, i blaugrana non ci riuscivano addirittura dal 2011 contro il Real Madrid.
Un dato che sottolinea le difficoltà del Napoli, anche di fronte a un Barcellona che in stagione ha mostrato gravi amnesie difensive.
Dopo la titolarità con il Genoa, Meret si riprende la porta anche in Champions e lo fa con un primo tempo da applausi.
Tre parate, 24 tocchi e un mezzo miracolo su Gundogan, che tira una “sassata” sotto la traversa ma trova la gran risposta del numero 1 azzurro.
Prima protesta al 17′, con Lamine Yamal che chiede il penalty. Sul suo crosso, il pallone tocca il braccio destro di Olivera, che però non fa niente per cercare il contatto. Nessun rigore e decisione corretta, come confermato da Gianpaolo Calvarese in diretta.
Come detto, è la partita di Diego, nello stadio intitolato a lui. Prima del fischio d’inizio, al momento del riscaldamento, entrambe le tifoserie hanno unito le proprie voci per un coro in onore del Mas Grande.
We are all remembering #Maradona of course!! Diego Eterno ✨ #NapoliBarcelona #UCL @CBSSportsGolazo–
Anche il neo tecnico del Napoli ha parlato prima della partita: “È successo tutto in fretta, sono entrato in una specie di frullatore. Ora sono tranquillo, nel mio mondo. Oggi vorrei che facessimo le partita, ne abbiamo i mezzi. Incontriamo una squadra forte e andremo in sofferenza. Il ritorno di Osimhen? Chiaramente mi aspetto tanto da lui. Ho avuto tre maestri. Oltre a Sarri e Spalletti c’è anche Di Francesco che stimo tanto. De Laurentiis? È stato carinissimo e sereno. Se vuole venire in spogliatoio non ho problemi“.
Il ds azzurro, Mauro Meluso, ha parlato prima del match: “Calzona? Ha avuto un impatto molto positivo sulla squadra e lo si è visto in questi due allenamenti. Ha spiegato 3-4 concetti e non poteva fare di più, ma siamo fiduciosi sull’impatto iniziale anche perché quando c’è un cambio c’è sempre uno scatto psicologico“.
Il ds del Barcellona, Deco, non ha nascosto di provare una certa gioia nel giocare in uno stadio intitolato a Diego: “Maradona è stato il più grande della storia del Napoli, quando crescevo era uno dei miei idoli ed è bellissimo giocare in questo stadio“.
Tra gli spagnoli uno dei più attesi è Lamine Yamal, che a 16 anni e 223 giorni diventerà il giocatore più giovane a disputare un incontro valido per una fase finale di Champions League. Predestinato.
Cori a profusione al momento dell’arrivo del pullman del Napoli: “Devi vincere”, messaggio chiaro.
Durante tutto il giorno le vie di Napoli si sono riempite di tifosi catalani e la città si è trasformata in un una specie di fusione tra i colori azzurri e quelli blaugrana.