
OneFootball
Emilio Scibona·13 de marzo de 2024
🔍 Osimhen-Cubarsì, era rigore? Moviola italiana e spagnola "contro"

In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Emilio Scibona·13 de marzo de 2024
Il sogno europeo del Napoli si è interrotto ieri nella sfida di Champions League persa 3-1 contro il Barcellona, nella quale si è registrato un episodio arbitrale destinato a far discutere: il contatto tra Cubarsì e Osimhen.
Nell’azione in questione il giovane canterano colpisce il piede di Osimhen in quella circostanza che oggi si definisce con l’espressione “Step-on foot”. L’arbitro olandese Makkelie ha lasciato correre tra lo stupore e la delusione della squadra partenopea.
A fine partita il tecnico azzurro Calzona, senza con questo farne un alibi, ha contestato la decisione dell’arbitro.
L’ex fischietto Graziano Cesari su SportMediaset aveva criticato la decisione di Makkelie: “Il centrale del Barcellona va a pestare il piede dell’attaccante azzurro, quindi per me gli estremi del calcio di rigore ci sono eccome. Stupisce anche il silenzio del VAR, che ha avuto tutto il tempo per rivedere l’azione”.
Dello stesso avviso anche Fabio Capello nel suo commento: “Io non sono per i rigori, non sono per i rigorini, ma l’arbitro non è stato 50 e 50 e il fallo su Osimhen era da sanzionare col calcio di rigore”
Il Corriere dello Sport nell’analisi dell’arbitraggio parla senza mezzi termini di disastro e non solo per l’episodio del rigore: “Brutta entrata di Christensen ai danni di Lobotka, piede a martello sul collo del piede e la caviglia sinistra di Lobotka che si piega. Incerto Makkelie, arriva solo un giallo dopo diversi secondi, l’impressione però è che l’entrata fosse davvero brutta, poteva starci il rosso. Osimhen finisce giù in area dopo un contatto con Cubarsì: l’attaccante azzurro sfiora la punta del piede destro dell’avversario per primo, poi è Cubarsì ad andare sul piede destro di Victor, per Makkelie troppo poco per dare il rigore ma è uno step on foot. Ci stava il penalty 4,5”.
Di avviso diverso invece la valutazione di Pavel Fernandez, analista arbitrale di Marca: “L’attaccante viene atterrato in area di rigore da Pau Cubarsí. Il giocatore di casa lo calpesta con molta leggerezza. Per me non c’è rigore, ma attenzione, venerdì ne è stato dato uno molto simile da Copete a Raphinha nella partita Barcellona-Mallorca dove è intervenuto il VAR”
Su AS l’ex arbitro internazionale Iturralde Gonzalez non si sbilancia sottolineando che la decisione era di competenza arbitrale e non del VAR: “Il contatto c’è, ma è sufficiente? Quello che è successo tra Osimhen e Cubarsi è una decisione dell’arbitro, perché è interpretativa. È lui che deve decidere se è sufficiente per segnalare un rigore. Non si tratta di una situazione in cui il VAR deve chiaramente intervenire. Se l’arbitro in carne e ossa ritiene che la situazione non permetta di continuare l’azione, deve chiamare un rigore e non si può protestare, dato che la situazione esiste”
C’è dunque una difformità di vedute in merito ad una situazione che probabilmente farà discutere ancora a lungo.