
Zerocinquantuno
·7 de mayo de 2025
Orsolini: “Finale di stagione ‘folle’, ma siamo forti e costruiti per rompere le scatole a tutti. Alla mia carriera manca un trofeo…”

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·7 de mayo de 2025
Quest’oggi Riccardo Orsolini è stato intervistato a Casteldebole da Sky Sport, e rispondendo alle domande di Marco Nosotti si è ‘tuffato’ dentro un finale di stagione che in pochi giorni vedrà il Bologna giocarsi una qualificazione europea e la finale di Coppa Italia. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dall’attaccante (14 gol e 4 assist in 36 presenze), ormai autentica bandiera del club rossoblù.
Ci si gioca tutto – «I prossimi saranno giorni infuocati perché preparare la doppia sfida col Milan non sarà semplice, né per noi né per loro. Al di là delle strategie, bisognerà rimanere concentrati e lucidi per quanto possibile, cercando di portarle a casa entrambe: sulla carta i favoriti restano loro ma noi stiamo bene, siamo forti».
Solo big match – «Ero sicuro che le ultime partite della stagione sarebbero state ‘folli’, dovendo affrontare le prime otto della classifica negli ultimi nove turni: sono tutte sfide da Champions, da Europa. Nella prima parte della stagione abbiamo seminato, ora è arrivato il momento più importante, quello in cui si deve raccogliere (sorride, ndr). La vittoria sull’Inter ma anche il pareggio col Napoli sono risultati che ti danno consapevolezza del tuo valore: per DNA siamo una squadra ‘rompiscatole’ che può fare risultato contro chiunque, siamo stati costruiti così e il mister ha quella mentalità. Sappiamo bene cosa vogliamo e cercheremo di andarcelo a prendere».
Castro & Dallinga – «’Santi’ per tutta la stagione ci ha dato una grossa mano tra gol, assist e giocate importanti. Thijs l’abbiamo aspettato e sapevamo che ci sarebbe stato utilissimo, infatti segnando all’andata e al ritorno ci ha permesso di arrivare in finale di Coppa Italia. Sono due calciatori diversi, in questa volata conclusiva sarebbe bello averli entrambi al 100% della condizione».
Leader estroso – «Anche quest’anno ho cercato di raggiungere la doppia cifra, aiutando la squadra: mi piace fare gol e stare in are di rigore, anche se sono un esterno. Per il gruppo penso di poter essere non dico una guida ma un punto di riferimento sì, perché io so cosa posso dare ai miei compagni e loro sanno cosa possono ricevere da me».
Perché scegliere? – «Qualificazione in Champions o vittoria della Coppa Italia? Di base non escludo nulla, vorrei provare a prenderle entrambe. Ma se proprio fossi costretto a scegliere preferirei un trofeo, qualcosa che nella mia carriera ancora manca (sorride, ndr)».