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·21 de agosto de 2025

Napoli, ADL svela: “Kvara-PSG? Minacciati dall’agente… Volevo Gyökeres”

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Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rivelato alcuni importanti dettagli, in merito alla cessione di Kvaratskhelia.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli dal 2004, non ha mai avuto troppi peli sulla lingua. Il patron dei partenopei ha sempre rilasciato interviste trasparenti, svelando dinamiche e retroscene di molti movimenti di calciomercato della squadra campana. Lo stesso è successo elle ultime ore, infatti ADL ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, parlando di alcuni retroscena di mercato: dall’addio di Kvara fino ad arrivare ad Antonio Conte.


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Napoli, ecco come ADL ha convinto Conte

Il patron del Napoli ha parlato inizialmente di Conte:  “Per vedere il quadro completo occorre partire da più lontano, dalla scelta di prendere un allenatore tosto come Conte. Molti anni fa lo incontrai alle Maldive. Era in vacanza con la sua famiglia. Passammo alcune giornate a nuotare ed a discutere di calcio. Mi spiegò il suo modo di lavorare e rimasi affascinato dal rigore che lo animava. Uno stakanovista sul lavoro, come me. È evidente che entrambi siamo innamorati di ciò che facciamo, questo per me è fondamentale. Come la cura dei dettagli.”

Il numero 1 del Napoli ha svelato il retroscena dietro all’arrivo di Conte a Napoli. Poteva diventare il nuovo allenatore già subito dopo l’esonero di Rudi Garcia, ma… Quando la piazza mi chiede giustamente l’esonero di Rudi Garcia invitai Conte da me e gli chiesi di subentrare. Lui però rispose che voleva venire a Napoli, ma a giugno. Così fu. La partita col Cagliari che ha decretato il titolo è di venerdì 23. Sabato e domenica siamo andati a Ischia con Conte e la sua famiglia a festeggiare il mio 76esimo compleanno. Lunedì 26 c’è stata la meravigliosa parata sul lungomare che in un’ora e mezza ha raccolto oltre 70 milioni di spettatori in tutto il mondo su Rai Italia, il bouquet di canali inter-nazionali. La sera c’è stata la festa di tutto il Napoli e il giorno dopo siamo andati dal Papa per la prima udienza ufficiale del suo pontificato. Subito dopo ci siamo chiusi in una stanza io, lui, Chiavelli e Manna e abbiamo iniziato a gettare le basi per la nuova stagione. Senza bisogno di dire nient’altro.”

Addio Kvara-Napoli? ADL svela un dettaglio sulla cessione al PSG

Cedere Kvaratskhelia a stagione in corso è stata una decisione sofferta ma inevitabile, soprattutto a causa della volontà dell’agente del georgiano: “La cessione di Kvaratskhelia a gennaio ha portato frizioni con Conte? Nessuna frizione. Dovevo farlo. Nessuno poteva sostituire Kvara alla pari, ma ci abbiamo provato: il Psv per esempio non ci ha dato Noa Lang, per fortuna in estate si è convinto. Del resto se quello di gennaio viene chiamato mercato di riparazione, uno del livello di Kvara a metà stagione non te lo vendono. Detto questo, ero consapevole che Conte, concentrato sulla lotta per arrivare più in alto possibile, avrebbe faticato ad accettare l’operazione. Diciamo che ho scommesso sulla sua capacità di vincere ugualmente, ed è stata una buona puntata.”

“Perché ho dovuto venderlo a gennaio? Perché il suo procuratore minacciava di ricorrere all’articolo 17 del regolamento Fifa. È un articolo che permette a un giocatore di uscire dal suo contratto dopo tre anni pagando un indennizzo misurato sul suo compenso e sui soldi spesi per il cartellino. Essendo due cifre basse, l’indennizzo sarebbe stato irrisorio rispetto al valore del giocatore. È un articolo che permette a un giocatore di uscire dal suo contratto dopo tre anni pagando un indennizzo misurato sul suo compenso e sui soldi spesi per il cartellino. Essendo due cifre basse, l’indennizzo sarebbe stato irrisorio rispetto al valore del giocatore. In pratica, quest’estate l’avremmo perso quasi gratis.”.

De Laurentiis rivela: “Ci avevano offerto 200 milioni per Kvara e Osimhen”

“La storia va spiegata. Dopo la prima, formidabile stagione del georgiano ci siamo preoccupati subito di negoziare un rinnovo contrattuale, migliorando il suo stipendio e arrivando a offrirgli una cifra molto importante, perché era ovvio che il compenso limitato avrebbe attirato mezzo mondo pronto a fargli ponti d’oro. Ma il suo procuratore, Mamuka Jugeli, aveva altri progetti per sé e per il calciatore. Voleva strappare a un altro club un’altissima commissione per lui, oltre a uno stipendio a doppia cifra per Kvara.

Alla fine del secondo anno contrattuale c’è stato l’Europeo in Germania. Manna, Chiavelli ed io siamo volati a Düsseldorf per risolvere la questione, ma Mamuka ha continuato a prendere tempo sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi che non erano stati corrisposti. Bugia, non è stato difficile appurarlo. Avrei dovuto venderlo allora, il Psg aveva offerto più di 200 milioni per il pacchetto Kvara-Osimhen. Ma avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita. Come avrei utilizzato questi soldi? Volevamo prendere Gyökeres L’attaccante nigeriano alla fine non è finito in Francia, con Kvaratskhelia, ma in Turchia al Galatasaray:“Osimhen l’abbiamo venduto al Galatasaray per 75 milioni più bonus. E con reciproca soddisfazione.”

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