Sampnews24
·23 de noviembre de 2024
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Nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport Miroslav Mihajlovic, oggi collaboratore del Bologna U15, ha ricordato la scomparsa del papà Sinisa, giocatore della Sampdoria dal 1994 al 1998 e poi allenatore dei blucerchiati in Serie A fra il 2013 e il 2015. Queste le sue parole:
RICORDI DEL PADRE – «Non ho molti ricordi diretti di papà giocatore: ho cominciato a “scoprirlo” negli anni in cui faceva l’allenatore. Andavo a molte sue conferenze stampa o al campo ma non è che lui mi abbia mai detto di provare a fare il tecnico. É stata una cosa inconscia. Assorbivo. Ho giocato a calcio, ero un centrale di piede destro. Pensavo che non sarei mai riuscito a fare l’allenatore; poi un giorno mi sono detto: allenare è ciò che amerei di più, ci provo. E dopo l’esperienza all’Urbetevere sono qui, per imparare».
DUE ANNI SENZA SINISA – «Non so se questo tempo sia passato lento o in fretta. Ma sono stati due anni tosti. Molto tosti. E che tu voglia o no la mente cade sempre lì ma ho sempre pensato che ogni pensiero negativo vada trasformato in impulso positivo: io, per esempio, sterzo subito su ciò che lui ha saputo trasmettere a noi di famiglia, a tutti».