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Redazione·31 de octubre de 2023
📸Messi attaccato dal giornalista spagnolo e... spunta il commento di CR7!

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Redazione·31 de octubre de 2023
Cristiano Ronaldo (forse) non ci sta. Dopo la vittoria dell’ottavo Pallone d’Oro da parte di Messi, con cui il portoghese ha ingaggiato un duello iniziato nel primo decennio degli anni 2000 e continuato per tutto l’arco della carriera dei due fenomeni, CR7 ha parlato.
O meglio, ha commentato. Nell’era dei social è facile che accada che anche solo una reazione a una storia Instagram o un like a un post creino il caos. Siamo abituati a vederlo durante il calciomercato, quando se compare un “mi piace” di un giocatore sotto un post di un club allora si dà inizio alle danze, creando rumors su un possibile trasferimento.
Questa volta, però, Cristiano Ronaldo è andato oltre al semplice like, commentando un video pubblicato dalla testata madrilena AS in cui il giornalista Tomás Roncero mette in discussione il fatto che l’ultimo successo di Messi sia stato meritato.
“Complimenti Leo per il tuo ottavo Pallone d’Oro, di cui 5 meritati. Perché solo 5? Nel 2010 dovevano vincerlo o Xavi o Iniesta, campioni del mondo e compagni di Leo al Barcellona. In quel Mondiale Messi non fece nulla. Poi il 2013, l’anno dei sei titoli del Bayern Monaco, in cui Ribery ha segnato una caterva di gol e fornito moltissimi assist”.
Infine, Roncero arriva anche al 2023: “Quest’anno doveva essere di Haaland, che ha vinto qualunque titolo possibile con il City, ma niente. Magari Rodri, che ha vinto le stesse cose, deciso la finale di Champions e alzato la Nations League con la Spagna? Neanche sul podio…“.
Non manca un’ultima stoccata al campione argentino “Otto palloni d’oro, chapeau. In realtà l’8 è un numero che mi piace, perché mi ricorda l’8-2 del Bayern Monaco contro il tuo Barcellona“.
Su tutto ciò, come detto, è arrivato il commento di CR7. Nessuna parola, ma solo quattro emoticons di faccine che ridono. Risata “contro” il giornalista o approvazione per quanto detto? La rivalità tra Messi e Ronaldo, comunque, non sopisce mai.