Lazionews24
·13 de julio de 2025
Lazio, si sblocca il Flaminio? La strategia chiara di Lotito

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·13 de julio de 2025
Un futuro scritto in Parlamento. Il destino dello Stadio Flaminio, e con esso il sogno della Lazio di trasformarlo nella propria nuova casa, è appeso all’approvazione del DL Sport. Il decreto, depositato quattro giorni fa, contiene una norma cruciale, fortemente voluta dal Ministro per lo Sport Andrea Abodi, che potrebbe finalmente sbloccare l’impasse che da anni imprigiona l’impianto capitolino.
La legge, pensata per accelerare la realizzazione e ristrutturazione degli stadi in vista degli Europei del 2032, definisce queste opere come “strategiche”. Il suo punto di forza è l’introduzione di poteri commissariali straordinari da assegnare alle amministrazioni locali. A Roma, questo significherebbe affidare al sindaco Gualtieri il compito di tagliare la burocrazia e velocizzare l’iter, superando i veti che finora hanno bloccato ogni iniziativa.
La strada, però, non è in discesa. Come riporta oggi Il Corriere dello Sport, sul progetto pesano le recenti polemiche, dal ricorso al Tar della Roma Nuoto alla PEC inviata da FederSupporter, che contesta la validità della proposta biancoceleste, definendola non conforme alla normativa vigente. Di conseguenza, la Conferenza dei Servizi decisiva non è ancora partita.
Tuttavia, dietro questo apparente stallo si nasconde una precisa strategia del presidente Claudio Lotito. La società, infatti, ha volutamente presentato una proposta preliminare “snella”, volutamente non completa in alcuni aspetti tecnici. Una mossa tattica per non restare intrappolati nei cavilli burocratici prima che la nuova legge entri in vigore. L’obiettivo è chiaro: attendere la nomina del commissario straordinario per poi presentare il progetto definitivo, evitando così che venga “ucciso nella culla” dalla burocrazia ordinaria. La Lazio, dunque, attende il via libera politico prima di scoprire le sue carte e dare il via al sogno Flaminio.