Lazio, la commovente lettera di Martini a Frustalupi: «Caro Mario, qui c’è stata una grande festa e so che…» | OneFootball

Lazio, la commovente lettera di Martini a Frustalupi: «Caro Mario, qui c’è stata una grande festa e so che…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Lazionews24

Lazionews24

·17 de mayo de 2024

Lazio, la commovente lettera di Martini a Frustalupi: «Caro Mario, qui c’è stata una grande festa e so che…»

Imagen del artículo:Lazio, la commovente lettera di Martini a Frustalupi: «Caro Mario, qui c’è stata una grande festa e so che…»

Lazio, la commovente lettera di Martini a Frustalupi: «Caro Mario, qui c’è stata una grande festa e so che…». Le parole dell’ex giocatore

La toccante lettera di Luigi Martini a Mario Frustalupi. L’ex terzino della Lazio campione d’Italia del 1974 ha scritto al compagno di quella storica impresa, deceduto nel 1990. Di seguito il testo.

LETTERA– «Caro Mario ma dove sei? Qui c’è stata grande festa per la ricorrenza della vittoria del primo scudetto, vittoria di cui tu sei artefice principale ma come al solito te ne stai da parte , sempre in seconda fila, discreto e riservato. Quando saliva la tensione tra i due spogliatoi tu eri già in campo e quando, durante le famose partite tra di noi cominciava la rissa tu eri già sotto la doccia. Lo so Mario tu non avevi bisogno di partecipare a quella follia collettiva che in fondo riguardava Chinaglia e Wilson contro Martini e Re Cecconi. Tu non capivi perché rischiare le gambe. Ricordo un giorno, dopo scontri particolarmente violenti tu mi chiedesti perché tutto questo, per cosa ? Non ha senso arrivare la Domenica a giocare la partita contro gli avversari veri con le gambe ferite dai compagni, non c’è ragione mi dicesti. Caro Mario io allora non avevo una risposta da darti, non avevo capito bene perché lo facevo, sentivo che andava fatto, che non dovevo arrendermi, sentivo che quella era la mia rivincita contro un mondo passato che non volevo più. Sai Mario solo quando se ne è andato via il Maestro ho capito che Giorgio combatteva per la stessa ragione. Senza più la sua guida Giorgio ha mostrato le sue sofferenze ed io ho capito che combatteva non contro me ma contro quello che non voleva ritornasse. Caro Mario tu sei stato il primo a capire che senza il Maestro tutto sarebbe finito e te ne sei andato via, un giorno, senza dirlo a nessuno. Io così non ho potuto darti una risposta, ma fa niente, anche perché avevi ragione tu, allora, ma solo allora un senso non l’aveva!! »

Ver detalles de la publicación