Calcionews24
·8 de mayo de 2025
Lazio Juve, Pedro: «Sono queste le cose che dobbiamo fare per vincere e andare in Champions. Baroni ha una qualità che non tutti gli allenatori hanno»

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·8 de mayo de 2025
Pedro ha conquistato 25 titoli lungo una carriera fantastica, tra club e nazionale spagnola. E lo stato di forma è eccezionale, a dispetto dei suoi 37 anni: nell’imminenza di Lazio Juve, sfida cruciale in ottica qualificazione Champions League, lo spagnolo ha parlato con La Gazzetta dello Sport.
ARRIVARE IN CHAMPIONS – «Sarebbe un risultato fantastico ed anche il premio ad un’annata in cui abbiamo fatto a lungo cose straordinarie».
I PRESUPPOSTI INIZIALI – «Non ci eravamo posti obiettivi specifici, come era normale che fosse visto il rinnovamento della rosa. Però abbiamo sempre creduto nella nostre potenzialità».
L’OBIETTIVO É VICINO – «Sì, ma siamo tante squadre ad ambire a quel quarto posto. Non sarà facile».
COME SI BATTE LA JUVE – «Dobbiamo giocare al massimo delle nostre possibilità. Essere sempre concentrati e non commettere errori. Perché contro questi avversari se fai uno sbaglio vieni immediatamente punito. È una gara da dentro o fuori, va interpretata così».
TROPPI PUNTI PERSI IN CASA – «Vero. E il problema è che non capiamo neppure noi perché abbiamo vinto così poco all’Olimpico da dicembre in avanti dopo aver fatto il pieno all’inizio (6 vittorie e un pari nelle prime sette, ndr). Ma adesso conta solo il futuro, le prossime ultime due partite che affronteremo in casa. Vinciamole e poi vediamo che succede».
IL BEL GIOCO – «Per un lungo periodo abbiamo giocato davvero bene, facendo un calcio d’attacco che coinvolgeva l’intera squadra. Poi abbiamo avuto un piccolo calo, ma è fisiologico, ora dovremo essere bravi a tornare a quei livelli, ma soprattutto a vincere. Adesso conta solo quello».
I MERITI DI BARONI – «Notevoli. Non lo conoscevo, per me è stato una grande rivelazione. Ci ha dato un gioco moderno, spettacolare ed efficace. E sul piano umano è stato bravo a far crescere tutti. La sua qualità migliore è la sincerità. Che poi è una caratteristica che non tutti gli allenatori hanno».