La Grande Inter, Aristide Guarneri: «Battemmo 3-0 un Liverpool fortissimo e Mazzola portò questo disco. Ero juventino, ecco come sono arrivato a giocare in nerazzurro» | OneFootball

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·12 de mayo de 2025

La Grande Inter, Aristide Guarneri: «Battemmo 3-0 un Liverpool fortissimo e Mazzola portò questo disco. Ero juventino, ecco come sono arrivato a giocare in nerazzurro»

Imagen del artículo:La Grande Inter, Aristide Guarneri: «Battemmo 3-0 un Liverpool fortissimo e Mazzola portò questo disco. Ero juventino, ecco come sono arrivato a giocare in nerazzurro»

Inter, le parole di Aristide Guarneri sulla finale di Coppa Campioni vinta dai nerazzurri contro il Liverpool

Nell’avvicinarsi della finale di Champions League, è fatale che chi abbia vinto il trofeo europeo venga intervistato. Tra questi c’è Aristide Guarneri, centrale della Grande Inter che di Coppe dei Campioni ne ha portate in bacheca ben due consecutive. Ecco la sua testimonianza a La Gazzetta dello Sport.

1965: INTER-LIVERPOOL 3-0 – «Confesso. Non ho molti ricordi di quella partita. Ho più in mente quella dopo, la finale col Benfica: la giornata di pioggia, il terreno fangoso che oggi una partita così mica te la farebbero giocare, il gol di Jair».


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GLI 85.000 ALLO STADIO – «Quello sì che lo ricordo, e bene. Da ragazzo l’ho fatto anch’io: si andava dentro prima, a prendere il posto e ci si portava da mangiare. Quante partite ho visto appollaiato sui gradini degli scaloni».

DOVE HA INIZIATO A GIOCARE – «Ma no, qui a Cremona. Fu una cosa velocissima. Ero al Codogno in promozione, l’anno dopo già al Como in B, avevo solo 18 anni, una riserva. Ma a volte la fortuna… Alla prima amichevole mettono fuori tre titolari per ragioni disciplinari e mi mandano in campo da terzino sinistro, solo che io ero uno stopper. Non sono più uscito. Poi il campionato dopo all’Inter: tutto in tre anni. Sentite questa: mi convoca la Nazionale di B a Milano, il massaggiatore mi blocca e sussurra: “Tu vieni all’Inter”. “Ma sei matto?” dico. Io tifavo Juve e tanto anche, ne ricordo ancora la formazione, avevo persino iniziato nella Juventina. Invece esordii alla quarta partita: Inter-Spal 8-0, cinque gol di Angelillo».

A FINE INTER-LIVERPOOL GLI ALTOPARLANTI SUONARONO “WHEN THE SAINTS GO MARCHING IN” – «L’avevano cantata a Liverpool all’andata. Loro erano forti davvero, era finita 3-1 e i gol in trasferta non valevano il doppio. Ci davano per spacciati. Ma Mazzola arrivò con quel disco sotto il braccio, andando dritto dallo speaker: “Se passiamo metti questa”. Non dimentico soprattutto il gol di Giacinto, il terzo. Picchi-Bedin-Mazzola-Facchetti. Che giocatore Giacinto: 62 gol da terzino, neppure uno su rigore o punizione».

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