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·12 de agosto de 2025

Juventus Women: i ragionamenti tra mercato, modulo e liste

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Juventus Women: i ragionamenti tra mercato, modulo e liste. Tempo fino al 10 settembre per migliorare una squadra ritenuta già più forte

L’impazienza dei tifosi sul mercato si scontra con la placida serenità ostentata da chi frequenta gli uffici di Vinovo. La Juventus Women ritiene di avere già una rosa abbondantemente competitiva (la più forte della Serie A femminile, ma non lo esternano). Bocche cucite pure su quali siano i profili puntati per rinforzare la squadra da qui al 10 settembre, giorno di chiusura del calciomercato in entrata. Sperando che si quagli prima di celebrare San Nicola da Tolentino, frate agostiniano che si ricorda in quella data. Guariva le ferite dei malati. Dopo l’amichevole di Dortmund Canzi ha rimarcato, come al solito, la totale fiducia e sintonia col club: «Manca ancora qualcosina, ma stiamo lavorando assieme alla società e siamo assolutamente contenti e in linea con le aspettative. Sappiamo cosa ci manca, non c’è fretta. Sappiamo come e quando. Siamo sulla strada giusta». La vera garanzia è la competenza dei dirigenti.

OBIETTIVI E MODULO – La Juve vuole regalarsi ancora 2 giocatrici. Ha sostituito Proulx (out fino a dicembre e poi ceduta) con De Jong, Boattin con Carbonell, Lehmann con Cambiaghi. Nella visione bianconera tutti e tre gli avvicendamenti sono migliorativi. Bisogna però ancora rimpiazzare Bennison e Cantore in un gioco di incastri che lascerà vacante il posto di Bergamaschi. Non è previsto l’arrivo di un’altra esterna: le coppie sono Thomas/Krumbiegel e Carbonell/Bonansea. Con il nuovo sistema avranno, sulla carta, un ruolo più offensivo e meno atto al sacrificio totale, come evinto dalle prime amichevoli. La Juve giocherà la prossima stagione con un 3-4-1-2 che diventerà 3-5-2 più ortodosso nelle notti europee. I sondaggi degli ultimi mesi portano a una centrocampista dinamica e alla ‘famosa’ trequartista, che poi nella visione di Canzi potrebbe pure essere una giocatrice simile a Godo. Secondo chi scrive più incline alla doppia cifra di Cambiaghi e Beccari.


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UNA TOP? – Braghin oggi avrebbe la disponibilità economica per prendere almeno una giocatrice di fascia ‘premium‘, ci ha provato e ce ne sono tracce evidenti. Ma a quei profili il nostro campionato risulta scadente e le top giudicano negativamente la pessima visibilità dello stesso, soprattutto non potendo competere per la vittoria della Champions. Competizione in cui quest’anno la Juve vorrebbe arrivare fino ai quarti, ma immaginarsi più in là è un salto nel buio e di fede. Troppo anche per San Nicola. Resta massimale l’attenzione a quelle che saranno le opportunità che si presenteranno nei prossimi giorni, senza preclusioni di alcun tipo. Madama sta probabilmente aspettando, pure, di poter beneficiare di qualche effetto domino a livello internazionale.

QUESTIONE LISTE – Alla fine la rosa più stretta in campionato sarà composta da 24 effettivi: 9 italiane e 15 straniere (tra cui Librán che dovrebbe restare almeno fino a gennaio), il 25esimo posto potrebbe essere riempito da una ragazza della U19, italiana. Sempre che uno dei due arrivi non sia tale: dopo Pavan (‘ri-atletizzata’ e girata al Como Women) si vocifera che il nuovo pallino di Braghin sia Severini, però intoccabile per la Fiorentina. Può essere la prossima telenovela a scadenza sconosciuta. Il piano della rosa XXL non ha preso piede a causa del nuovo regolamento sulle liste pre-compilate e bloccate. Rimane la possibilità di attingere a piene mani dalla Primavera grazie alla lista B, ma in Serie A non si potranno convocare le baby straniere Krasniqi e Carvajal. Quella UEFA sarà da 23: la Juve ha, per i criteri europei, solo 2 CTP anziché 4. Non vengono conteggiati gli anni di prestito nel periodo di formazione. Per cui già così, in Champions, una ragazza sarebbe tagliata (oggi facile ipotizzare sia Librán).

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