Juventus FC
·13 de noviembre de 2024
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Nella giornata di oggi, mercoledì 13 novembre, presso il Centro Comunale Polivalente "Silvia Coassolo" di Cantalupa (provincia di Torino) si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della nuova Juventus Residency Academy, un progetto in collaborazione proprio con il Comune di Cantalupa che consente ai giocatori provenienti dall'estero di studiare e allenarsi con accesso diretto alla metodologia Juventus.
Qui (link all'articolo di fine agosto) vi avevamo raccontato l'inizio ufficiale del progetto, qui sotto, invece, lasciamo parlare chi è intervenuto in conferenza stampa questa mattina e nello specifico: il neo sindaco di Cantalupa – Francesco Brizio Falletti di Castellazzo –, l'avvocato Vincenzo Ziccardi – Amministratore delegato di Soccer Cage Italia che cura i rapporti istituzionali con il Comune di Cantalupa, Davide Fornaca – Juventus Academy Development Manager – e poi, a margine della conferenza stampa, Gianluca Pessotto – Football Teams Staff Coordination Manager –, direttamente dal Campus bianconero.
FRANCESCO BRIZIO FALLETTI DI CASTELLAZZO (Sindaco di Cantalupa)
«Il mio è semplicemente un benvenuto a Cantalupa, un Comune che è sinonimo di sport. La presenza della Juventus nel nostro contesto locale è per noi motivo di orgoglio. Tanto calcio, sì, ma anche altre discipline sportive hanno scelto Cantalupa come base, con due centri federali nazionali del CONI che hanno sede qui da noi. La dimensione sportiva di Cantalupa è una dimensione a tutto tondo, che va oltre il nostro Comune: guarda al pinerolese e anche a Torino. Nel caso della Academy, un valore aggiunto è anche la presenza di giovani provenienti da tutto il mondo. Dunque una occasione di scambio, di conoscenza e di promozione importante per la nostra comunità».
AVV. VINCENZO ZICCARDI (Amministratore Delegato di Soccer Cage Italia)
«Questo progetto nasce da lontano ed è un progetto di natura culturale ed educativa, oltre che sportiva e va oltre il calcio. Per intenderci, i ragazzi che fanno parte di questo progetto sono venuti in Italia non soltanto per motivi prettamente sportivi, ma anche per conoscere la lingua e la cultura italiana. Oltre a essere focalizzati sullo studio, i ragazzi vengono coinvolti in attività extracurricolari. Chiaramente, poi, la componente sportiva non manca perché giocano quotidianamente a calcio. Il nostro obiettivo sarà quello di continuare a sviluppare questo progetto. L’augurio è che questi ragazzi possano crescere tanto sotto l’aspetto umano, fondamentale per ragazzi che si trovano in una fascia d’età compresa tra i 14 e i 19 anni».
DAVIDE FORNACA (Juventus Academy Development Manager)
«Esordisco dicendo che non sono nuovo del Comune di Cantalupa. È dal 2017 che collaboriamo e c’è stato un incremento di progettualità nel corso degli anni e il Residency è soltanto l’ultimo progetto nato qui. Il paese di Cantalupa è stato individuato come comune ideale per tanti fattori: sicurezza, logistica, impiantistica sportiva e ospitalità. Nell’agosto scorso ha preso il via Juventus Residency Academy, un progetto unico in quanto non esistono altre società professionistiche che possano vantare un progetto di questo tipo, almeno in Italia. Un progetto che vede la presenza di tanti ragazzi, ma anche di tanti professionisti che hanno il compito di seguirli dentro e fuori dal campo. Per Juventus è fondamentale che prima della crescita sportiva ci sia quella umana. A oggi sono 34 i ragazzi presenti, che provengono dal Canada, dal Nord America e dal Sud America. L’obiettivo è quello di crescere, mantenendo sempre alta la qualità del progetto. Si sta già lavorando per l’estate 2025 perché il Residency inizia ad agosto e termina a maggio, ma in estate l’obiettivo è quello di creare una situazione simile a questa, ma sotto forma di camp estivo. Nelle prossime settimane porteremo anche questi ragazzi a Torino per allenarsi e vedere da vicino le strutture Juventus, sarà sicuramente un momento emozionante».
GIANLUCA PESSOTTO (Football Teams Staff Coordination Manager)
«La Juventus Residency Academy di Cantalupa è una bellissima realtà. Il desiderio di questi ragazzi è quello di giocare a calcio. Noi gli daremo tutti gli strumenti per diventare atleti, ma allo stesso tempo faremo di tutto per farli diventare prima di tutto uomini. I valori che con questo progetto vogliamo trasmettere, che sono i valori di Juventus, sono principalmente quelli umani. Non si può pensare di crescere come calciatori se non si cresce come uomini. Sono due percorsi che vanno portati avanti di pari passo, in parallelo. Ci tengo anche a sottolineare che questo non è un progetto di scouting, di conseguenza non vogliamo formare calciatori per il nostro Settore Giovanile o per la nostra Prima Squadra. L’obiettivo è quello di dare a questi ragazzi, 34 attualmente, tutti gli strumenti che riteniamo siano importanti per la loro crescita, soprattutto in un’età fondamentale come la loro. Cultura del lavoro, di se stessi e rispetto delle regole sono la base per iniziare questo percorso. Questi sono ragazzi che hanno avuto grande coraggio nell’affrontare un’esperienza così lontana da casa loro, addirittura in un altro continente, e dalle loro famiglie. Il nostro augurio è che il Metodo Juventus possa aiutarli nella loro crescita e che possano essere sempre di più i ragazzi da ospitare nel nostro Campus qui a Cantalupa».
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