PianetaSerieB
·1 de febrero de 2025
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Domenica intensa in Serie B, scenario della 24ª giornata di campionato. Girandola di emozioni nel pomeriggio cadetto, in cui è successo di tutto. Ad uscirne con le ossa rotte Cosenza e Cesena, che vedono giorni pesanti all’orizzonte.
La Juve Stabia di Guido Pagliuca esce sconfitta dal Mapei nel match che ha restituito la vetta della classifica al Sassuolo. Non ha potuto prendere parte alla conferenza stampa post partita l’allenatore gialloblù, squalificato durante l’intervallo. Al suo posto si è presentato l’ad della società campana Filippo Polcino che non ha di certo nascosto la rabbia per l’arbitraggio, come testimoniano le sue parole riportate dal sito sassuolonews.net.
Ecco le sue parole
Sull’arbitraggio: “Ci tenevo a fare i complimenti al Sassuolo per la prestazione e anche per la grande ospitalità ma dopo tante giornate siamo stanchi perché gli episodi sono tanti e non reputiamo corretto da parte degli arbitri. Difenderemo Pagliuca sotto ogni punto di vista, è indegno quanto sta subendo, non può nemmeno parlare quando invece veniamo minacciati da altri allenatori e ci sono i filmati. Dovrebbero essere espulsi gli arbitri e non noi. Non è una cosa che tollereremo più. Una volta mi si dice che l’arbitro stava parlando negli spogliatoi, poi mi si dice un’altra cosa, ma cosa deve fare il mister? La bella statuina in panchina? Sono veramente mortificato. È la seconda volta quest’anno e non è corretto verso un professionista. Se si accusa il mister di una parola indegna non sono d’accordo, indegni loro. Oggi l’arbitraggio non mi è piaciuto. Merito al Sassuolo ma la Juve Stabia ad oggi non ha avuto un episodio a favore da parte del VAR e ne posso elencare tantissimi. Ce ne dobbiamo andare? Cosa dobbiamo fare? Sono mortificato per quanto successo oggi e chiedo scusa ai tifosi che sono venuti in massa a vedere uno spettacolo indegno. Alcune volte gli episodi cambiano il corso della partita e oggi l’hanno cambiato“.
Sul primo gol: “Una punizione a nostro favore è diventata una punizione per il Sassuolo, parte l’azione e fanno gol. Finché non cambiamo poi la regola che un giocatore è in fuorigioco per due o tre millimetri non è più calcio. Non c’è alcun fallo però purtroppo ci è stato fischiato fallo contro e da lì parte l’azione che ha cambiato la partita, per questo dico che non è un gioco pari. Ho visto un arbitraggio molto propenso per il Sassuolo, non ho visto tante cose, ho visto tante cose diverse. Noi siamo una piccola realtà, onesta, e diciamo quello che di onesto va detto e non siamo stati trattati nello stesso modo. Non tolgo i meriti al Sassuolo, loro hanno vinto meritatamente, ma se a noi ci viene tolto qualcosa non è giusto“.
Su Pagliuca: “Lanciamo l’ennesimo grido ma se questa situazione dovesse perdurare in particolare nei confronti del mister saremo disposti a fare azioni anche più eclatanti. Chi mi ascolta nei piani alti recepisca questo messaggio: non lo tolleriamo più. Non c’è possibilità di nascondere le cose, ci sono i telefonini, però se gli arbitri concedono delle cose devono concederle anche a noi. Lanciamo un grido d’allarme adesso, poi passiamo ai fatti“.
Pietro Iemmello, centravanti e capitano del Catanzaro, ha commentato in sala stampa il 4-2 rifilato dai giallorossi al Ceravolo al Cesena.
“Oggi è stata una partita contro una squadra forte e che all’andata ci aveva messo in difficoltà. Siamo stati bravi ad andare sul 2-0, poi forse ci siamo addormentati e subito il 2-1, salvo poi tornare sul 3-1 prima dell’intervallo. Abbiamo fatto una grande prestazione, bisogna capire le partite nelle quali si può giocare e altre in cui serve fare altro. Dentro lo spogliatoio sappiamo che dobbiamo giocare partita dopo partita per vincere e, se non si può farlo, non si deve perdere. L’ambizione è stare lì a lungo, perché quest’anno abbiamo una rosa lunga al contrario della passata stagione quando arrivammo stanchi a fine corsa. Le prossime due partite saranno l’ago della bilancia nel nostro percorso. Il segreto della nostra crescita? Le vostre critiche (ride). Dalla partita di Bari è cambiato qualcosa a livello mentale, forse non avevamo metabolizzato lo switch rispetto allo scorso anno. Capocannoniere? Non è un mio pensiero al momento, magari ci penserò verso fine campionato. Poi alle mie spalle ho due ragazzini, alcuni dicono che cammino in campo quindi sulla carta mi risulterà complicato (ride ancora). Mi dà fastidio che il vice-goleador della squadra sia Bonini, vorrei che lo fossero i miei compagni di reparto, perché so che vivono per il goal come me. Dopo Cosenza sono rimasto deluso dall’atteggiamento di alcuni giornalisti e pseudo-tifosi: hanno criticato 15 minuti di una partita dopo tre anni spettacolari. Era come se mi avesse tradito mia moglie… Sono ancora amareggiato sono sincero. Ma, allo stesso tempo, mi e ci ha dato fiducia per le gare successive. L’anno scorso sentivo un’atmosfera positiva da parte dell’intero ambiente, quest’anno a intermittenza. Spero che si possa tornare a essere una cosa sola, per il bene della squadra”.
Il poker subito per mano del Catanzaro potrebbe costare caro all’attuale tecnico del Cesena Michele Mignani. Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb.com, la dirigenza bianconera starebbe effettuando delle valutazioni per un cambio di guida in panchina, nonostante la sconfitta non abbia sganciato la squadra dal treno playoff.