Milannews24
·28 de julio de 2025
Jashari, il Milan davanti ad un bivio: affare ancora in piedi? Le ultime sul centrocampista

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Un’operazione di mercato che si sta trasformando in un vero e proprio caso diplomatico tra il Milan e il Club Brugge, con i rossoneri e i loro tifosi sempre più infuriati. Al centro della contesa c’è Ardon Jashari, giovane talento che il Diavolo ha messo da tempo nel mirino. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il club belga avrebbe adottato una strategia che ha mandato su tutte le furie la dirigenza milanista: dopo aver ricevuto l’ultima offerta del Milan per il centrocampista, il Club Brugge avrebbe contattato diverse società di Premier League con il chiaro intento di scatenare un’asta.
Ardon Jashari, promettente centrocampista svizzero di origini kosovare, è emerso negli ultimi anni come uno dei profili più interessanti nel panorama calcistico europeo. Dotato di ottima visione di gioco, capacità di recupero palla e un piede educato che gli permette di impostare l’azione con precisione, Jashari è considerato un investimento per il futuro ma anche un giocatore già pronto a dire la sua in palcoscenici importanti. Il Milan lo ha individuato come un potenziale rinforzo per il proprio reparto mediano, una pedina che potrebbe aggiungere dinamismo e qualità alla rosa a disposizione.
La mossa del Club Brugge di contattare club inglesi dopo aver ricevuto l’offerta del Milan è vista dai lombardi come una mancanza di rispetto e una chiara manovra per massimizzare il profitto a discapito della trattativa già avviata. Questa tattica dell’ “effetto asta” è comune nel calciomercato, ma quando viene applicata in modo così esplicito dopo aver già negoziato, può generare forte irritazione.
Per i tifosi milanisti, che seguono con passione ogni singola operazione di mercato, questa situazione è particolarmente frustrante. Vedere un obiettivo a lungo corteggiato diventare oggetto di un’asta pilotata, con il rischio di vedere il prezzo lievitare a dismisura o addirittura perdere il giocatore, genera un senso di impotenza e rabbia. Il Milan, noto per la sua attenta gestione economica e per la sua strategia di mercato ben definita, potrebbe non voler partecipare a un’asta al rialzo che andrebbe contro i propri principi.
Le prossime ore saranno cruciali per capire come evolverà questa delicata situazione. Il Milan dovrà decidere se rilanciare, abbandonare la pista Jashari o tentare di trovare un’altra soluzione che non alimenti ulteriormente le pretese del Club Brugge. Resta intanto l’amarezza per un comportamento che il Diavolo e i suoi sostenitori considerano poco corretto.