Milannews24
·1 de marzo de 2025
Jacobelli: «Momento più brutto della stagione: fossi Cardinale richiamerei Maldini! Lazio? Conta tornare a vincere subito. Sulla corsa scudetto e sulla Nazionale…» – ESCLUSIVA
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·1 de marzo de 2025
Intervenuto in esclusiva a Milannews24, Xavier Jacobelli, noto giornalista, ha parlato del momento del Milan di Sergio Conceicao e non solo:
Dopo la sconfitta di Bologna e quella di Torino, qual è il suo pensiero in vista del finale di stagione?
«Momento più brutto della stagione. A rispetto della situazione che sta vivendo la Juve, almeno Conceicao ha vinto la Supercoppa ed è in corsa in Coppa Italia. Sotto questo aspetto c’è la possibilità di un secondo trofeo. Però bisogna rimontare in campionato per la qualificazione in Champions. Evidente che la partecipazione cambi molto rispetto all’equilibrio dei conti e al mercato. Ora serve un sostegno marcato e pubblico della società a Conceicao e anche una risposta da parte della squadra. Fallo di mano di Fabbian? Errore arbitrale macroscopico, il regolamento va cambiato. Il Milan ora deve pensare solo a tornare a vincere e con la Lazio non sarà facile».
La posizione di Conceicao è tornata in bilico in estate: pensi che la conferma potrebbe dipendere dal percorso in Coppa Italia, a prescindere dalla qualificazione in Champions?
«Prefigurare ora scenari per il futuro fa venire una sorta di strabismo. adesso conta solo la Lazio e poi le successive partite da affrontare, come i due derby. Conceicao credo sia stato bersaglio di critiche eccessive. In 16 partite ne ha vinte 8, purtroppo pesano molto quelle che ha perso (Feyenoord e Bologna). Ma è troppo presto per esprimere un giudizio definitivo per un allenatore in carica da due mesi. A questo punto la squadra deve dare risposta all’allenatore e, soprattutto, ai tifosi. Questo Milan ha giocatori di grande qualità e può farlo. Detto ciò, capisco lo sfogo di Conceicao perchè tutte queste voci non hanno senso. Io personalmente sono convinto che Cardinale per riordinare tutto dovrebbe richiamare Maldini».
Credi che il ciclo del Milan di alcuni giocatori come Theo Hernandez, Maignan e Leao sia giunto al termine o si può ancora ripartire da loro?
«Un conto è pensare ad un Milan che torna in Europa e un altro no. In quest’ultimo caso dovrebbe delinearsi un nuovo progetto. Cito Maignan visto le ultime critiche: io penso che sia un giocatore di altissimo livello. Ma anche Theo e Leao, il portoghese dovrebbe raggiungere il massimo livello di maturità a 25 anni e il Milan farebbe bingo».
Corsa Scudetto in Serie A: in queste ultime dodici giornate è una lotta a due tra Napoli e Inter o l’Atalanta rientra nella gara?
«C’è un dato che aiuta: dal 2 gennaio alla partita di ritorno contro il Brugge l’Atalanta ha disputato 13 incontri in 47 giorni. Da ora in poi in tre mesi giocherà 12 partite. Stessa quantità del Napoli, che però sta scontando un mercato di gennaio negativo e diversi infortuni. Se supera il match contro il Venezia sfruttando il big match lì davanti, la cosa si fa interessante. Occasione più unica che rara».
A breve tornerà la Nazionale di Spalletti con la sosta di marzo: quali sono i nuovi volti che il ct potrebbe aver preso in considerazione in questi mesi?
«Ho letto le sue dichiarazioni che sono improntate su un pragmatico ottimismo. Basta guardare in effetti i numeri di Retegui e Kean. Comuzzo? Ha già assaporato l’emozione della prima convocazione. Sono certo ci sarà in campo una Nazionale competitiva. Questa Serie A non è così deludente, a livello di talento ed energie, come sembra, basta pensare alle esperienze passate».
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