
Zerocinquantuno
·28 de marzo de 2025
Italiano: “A Venezia una partita tosta, lotteremo anche per i tifosi che non ci saranno. Felice delle parole di Saputo e Orsolini, sto dando tutto me stesso”

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·28 de marzo de 2025
Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Venezia-Bologna, gara valida per la 30^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 15.
Svariate insidie – «Domani sarà una partita tosta, come del resto lo sono tutte in Serie A: vedendo gli ultimi risultati del Venezia, andremo lì consapevoli di dover fare una grande prestazione. Ognuno ha fame per il proprio obiettivo e tutti mettono in campo i loro valori, dovremo prepararci bene dal punto di vista mentale e controbattere colpo su colpo. Mi dispiace che durante la sosta non abbiamo potuto avere tutti gli effettivi a disposizione, e i sudamericani sono arrivati solo oggi, ma sono difficoltà comuni a tanti club e vanno affrontate».
Tre indisponibili – «Castro ha preso una botta al piede in Nazionale, sembrava qualcosa di diverso ma per fortuna è solo una contusione da smaltire: domani non ci sarebbe comunque stato per squalifica, per Empoli ad oggi dico ‘ni’ e per il Napoli spero di sì. Lykogiannis durante una partitella ha rimediato una distorsione alla caviglia e pure lui non sarà a disposizione, così come De Silvestri che è rientrato solo oggi dopo l’influenza».
Dallinga è pronto – «Thijs domani sarà della partita, ha avuto una settimana in più per lavorare e ha spinto: come detto, abbiamo deciso di gestirlo in un certo modo. Domani avrà una bella opportunità per guidare il nostro attacco dall’inizio, siamo tutti fiduciosi di vederlo motivato e carico, con tanta voglia di dimostrare. L’alternativa? In caso di necessità può giocare lì Odgaard. Fabbian? L’abbiamo provato da punta in partitella ma non gli piace tanto, predilige la sua mattonella e arrivare da dietro, infatti contro la Lazio ha segnato un gol da centravanti vero».
Trasferta vietata – «Eviterei di entrare nel merito della decisione, quei pochi tifosi rossoblù che ci saranno mi auguro si facciano sentire: noi cercheremo di dare qualcosa in più anche per tutti coloro che non potranno esserci. Ci mancherà questa ‘benzina’ che ci ha spinto parecchio nelle ultime gare, ma lotteremo comunque al massimo».
Al 100% il Bologna di Italiano – «C’è stato un momento in particolare, ovvero il match ribaltato contro il Borussia Dortmund in Champions, dove è emerso a pieno il carattere della squadra: con quella vittoria abbiamo cavalcato l’onda e l’entusiasmo della piazza, da lì secondo me si è alzata tantissimo la nostra consapevolezza, è venuta fuori una marcia in più che sta durando ancora adesso».
Saputo: “Bologna ha pazienza” – «Io la scorsa estate sono arrivato in un gruppo nuovo, consapevole che all’inizio i cambiamenti sono sempre un po’ traumatici, ma dopo qualche pareggio di troppo abbiamo trovato la strada giusta: non abbiamo più avuto momenti lunghi in cui la squadra non rendeva, e questo ci ha permesso di arrivare dove siamo ora. Ma attenzione, perché mancano ancora due mesi e il nostro calendario è ultra complicato».
Bel riconoscimento da Orsolini – «L’ho ringraziato e spero che quelle parole (“Italiano è il miglior allenatore in Italia”, ndr) siano arrivate dal cuore, dal suo amore per quello che stiamo facendo: ha detto che sono stato coraggioso, ma anche lui ha fatto benissimo e sta continuando sulla scia della scorsa stagione».
Una conferma e una sorpresa – «Dominguez sta bene ed è molto felice, sono davvero contento per lui: questa convocazione nell’Argentina gli darà tantissima spinta. Pedrola era arrivato qu con una condizione non al massimo, poi si è rifatto male, ora è da due settimane che sta spingendo: ha grandi doti nell’uno contro uno, sono sicuro che troveremo un po’ di spazio anche per lui».
Musica in spogliatoio – «I calciatori ti lanciano informazioni, ti danno spunti per dare e togliere qualcosina. Qui i ragazzi erano abituati ad ascoltare la musica nello spogliatoio, mentre io no, poi abbiamo trovato la quadra perché ho capito cosa intendono: ognuno, tramite quel suono, trova la sua energia. Dunque mi sono accodato, e adesso se non trovo la musica l’accendo io (sorride, ndr)».
Castro, un giallo voluto? – «Non è una questione così rilevante: sapevamo che sarebbe potuto capitare anche con un semplice fallo, poi con la Lazio ha fatto gol e credo che lì per lì alla diffida non ci abbia pensato, si è tolto la maglia per festeggiare sotto la curva. Chiaramente domani, viste le condizioni della caviglia, non sarebbe comunque stato disponibile. ‘Santi’ ha solo vent’anni, ne deve ancora capire di cose, e mi riferisco anche alla botta presa: l’ha rimediata calciando il piede di un compagno in allenamento con l’Argentina perché doveva fare gol a tutti i costi (sorride, ndr)».
Motta esonerato – «Mi dispiace perché è un collega ed è sempre sgradevole dover mollare un lavoro in corso d’opera, si tratta di qualcosa che purtroppo tutti noi allenatori conosciamo bene. Ma sono sicuro che ci saranno altre occasioni in cui Thiago potrà dimostrare il suo valore, come ha fatto qui a Bologna».
Penzo campo piccolo – «Al di là delle dimensioni del terreno di gioco e del momento attuale delle due squadre, sappiamo che ci sarà grande intensità e dovremo stare attenti alle seconde palle, avremo bisogno di arrivare direttamente sui nostri attaccanti. Oggi è stato il primo giorno col gruppo squadra al completo e tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto».
Feeling con Saputo – «Il presidente è un uomo del sud come me, ci mette passione, parla con tutti: è bello averlo qui vicino alla squadra, fin dal mattino quando saluta i ragazzi prima dell’allenamento, insieme a lui condividiamo tanti momenti. Sono contento delle parole che ha detto (“Italiano incarna i valori che volevamo”, ndr): gli avevo promesso che avrei dato tutto me stesso per il Bologna, e ritengo che questo mio atteggiamento non sia mai mancato».
Possibile prolungamento – «Non se n’è ancora discusso perché in questo momento abbiamo grandissimi obiettivi da raggiungere, ma ho dato la mia disponibilità a tutto quello che vorrà fare la società con me. Adesso però il focus è rivolto a ciò che dobbiamo andare a fare, il campo ha la priorità».