Italia, Tonali a 360 gradi: “È stato un anno terribile, non avevo più stimoli per giocare a calcio” | OneFootball

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·31 de marzo de 2025

Italia, Tonali a 360 gradi: “È stato un anno terribile, non avevo più stimoli per giocare a calcio”

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In una lunga intervista rilasciata a “Cronache di Spogliatoio”, il centrocampista del Newcastle e della Nazionale Italiana di Calcio, Sandro Tonali, è tornato a parlare del suo problema con il gioco d’azzardo, che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco, causa maxi squalifica, per ben 8 mesi, costringendolo a saltare l’Europeo di calcio con l’Italia nel 2024.

Italia, Tonali a 360 gradi: “È stato un anno terribile, non avevo più stimoli per giocare a calcio”

Dopo aver scontato ben 8 mesi di squalifica ed essersi curato per mezzo del suo problema con il gioco d’azzardo, Sandro Tonali è tornato in campo più carico che mai. Il centrocampista ex Milan, infatti, nel corso di questa stagione si è preso in mano le chiavi del centrocampo dei Magpies, arrivando a vincere addirittura una storica coppa di lega che mancava ormai da 70 anni. In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Cronache Di Spogliatoio, l’ex capitano del Milan è tornato sul problema che lo ha afflitto per parecchio tempo, dichiarando anche quanto tutto questo fosse impattante sulle sulle sue prestazioni.


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Queste le sue dichiarazioni: Ho lavorato per un anno con lo psicologo, lo incontravo 4 volte a settimana. Quando ho iniziato non è stato semplice: non potevo prendere farmaci a causa dell’antidoping. È difficile far capire l’errore a uno che non ha le basi dell’errore perché ha già tutto. Nei primi 2 mesi mi allenavo ma senza vedere l’obiettivo finale: non avevo stimoli. Quando non devi metterti in gioco con nessuno, quando non devi allenarti meglio del compagno perché altrimenti non giochi, non hai stimoli. Mi sono trovato in un momento, fra il secondo-terzo mese, in cui non avevo stimoli. La mattina andavo al campo e mi chiedevo il perché. Con lo psicologo ho lavorato per due settimane sul ritrovare questi stimoli, perché a volte non volevo neppure andare.”

“Sono stato fortunato a essere in Inghilterra. Ho vissuto 7 mesi senza il telefono, senza il tablet. La tv la guardavo solo per le partite e i film. Non guardavo i telegiornali, non mi arrivavano notizie. Anche perché immagino che in quel periodo non siano state… ‘Sandro Tonali ha sbagliato’. Non guardare social e tv mi ha alleggerito completamente. Non ho idea di cosa sia successo in quei mesi lì e non mi interessa, è questo il bello. lo so che ho sbagliato, so che ho pagato e lavorato per essere un uomo migliore, ma non mi interessava andare ad aggiornare i social cercando il mio nome. So che ho sbagliato, so che ho pagato, so che ho lavorato per essere un uomo migliore. Ma all’inizio, nei primi 5-6 mesi, quando non avevo ancora capito il mio errore, la mia testa mi diceva: ‘Sandro, non hai sbagliato’. Era quello il pericolo. Se non fai il mio stesso tipo di percorso, se non perdi niente, è difficile che tu capisca l’errore. Se domani perdessi il lavoro e la famiglia, comprenderesti immediatamente di aver sbagliato qualcosa. Ti scatterebbe dentro automaticamente un esame di coscienza.”

Vincenzo Schiavo

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