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·7 de abril de 2025

Inzaghi: "Abbiamo meritato di essere qui. Pronti a lottare"

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È la vigilia di Bayern Monaco-Inter, andata dei quarti di finale di UEFA Champions League. L'Inter, dopo l'allenamento al BPER Training Centre di Appiano Gentile, è volata a Monaco. Il match è in programma martedì 8 alle 21:00 all'Allianz Arena.

Dallo stadio di Monaco di Baviera le parole di Simone Inzaghi durante la conferenza stampa pre-partita. Basta l'energia della Champions League per superare le difficoltà di questo momento? "Sappiamo qual è stato il nostro percorso, non siamo contenti del pareggio contro il Parma, volevamo vincere ma nella ripresa siamo stati rimontati. Domani sfideremo una grande squadra che credo sia la favorita per la vittoria finale, i ragazzi sanno tutto quello che abbiamo dato per essere qua, abbiamo meritato entrambi di essere arrivati ai quarti di finale. Dobbiamo essere squadra e cercare di fare risultato in uno stadio molto difficile".


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Dov'è il confine tra il sogno e la paura di non vincere? "Dobbiamo stare sempre concentrati. Si è detto tutto e di tutto, avrei potuto comunicare a Farris di dire che i primi quattro cambi di Parma erano forzati però è un film già visto: sono stati quattro cambi dovuti a infortuni, non inventati. Ho voluto sentire cosa si sarebbe detto nei giorni seguenti. Purtroppo, come spesso capita, si è parlato troppo e tanto".

Quali sono le condizioni di Bastoni, Calhanoglu e Dimarco? "Calhanoglu ha preso una botta, ha dolore ma penso che ce la possa fare. Bastoni più sì che no, Dimarco più no che sì. Lautaro eravamo d'accordo che domenica non giocasse più di 45 minuti, era una lesione per cui eravamo d'accordo che sarebbe rimasto fuori tre settimane e invece ha giocato 16 giorni dopo. Sabato abbiamo potuto fare un solo cambio per scelta ed è entrato Arnautovic. L'ho chiarito io ora. Quello di Parma è un pareggio che fa male perché potevamo vincere".

Stasera c'è Bologna-Napoli, pensate al Bayern? "Bologna-Napoli sarà una bella gara con due squadre che giocano bene, non abbiamo però il tempo di concentrarci su cose su cui non possiamo incidere, pensiamo solo al Bayern e poi torneremo a pensare al campionato".

Due anni fa disse che il Bayern era ingiocabile, ha la sensazione che l'Inter abbia colmato il gap? "Rispetto a due anni e mezzo fa siamo cresciuti. Il gap nel budget è chiaro a tutti, ma nella regular season abbiamo fatto meglio rispetto a loro. Il Bayern fa un ottimo calcio e ha un bravo allenatore che sta facendo grandi cose qui a Monaco".

Si aspetta un Bayern più intenso? "È una loro caratteristica, è una squadra che ho sempre trovato intenso fin dalle prime volte in cui l'ho affrontata. Ha ottimi giocatori e come noi ha delle assenze importanti, anche noi siamo qui con cinque assenze: Asllani e Correa non ci sono, poi abbiamo Zielinski, Taremi e Dumfries che sono a casa. Dobbiamo dimostrare di essere squadra e tutti dovranno essere partecipi, ci saranno dei momenti in cui dovremo soffrire tutti insieme".

In casa Bayern si parla molto di Muller che chiuderà con i bavaresi la sua carriera. Cosa ne pensa? "È un campione, è un giocatore che ha vinto tantissimi titoli e se li è meritati. È il numero uno per intensità, lo stimo molto e mi ha sempre creato diversi problemi quando l'ho affrontato".

L'assenza di Musiala quanto peserà per il Bayern? "Parliamo di un grandissimo talento, uno dei migliori in circolazione: è un'assenza pesante per il Bayern però pensare che possano decidere tra Gnabry e Muller fa capire il loro elevato tasso tecnico".

Quando l'Inter ha vinto la seconda stella la società si era espressa sulla priorità data al campionato. Ora non l'ha fatto, cosa cambia per voi? "Non cambia nulla, abbiamo vinto sei titoli e potevano essere otto, sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e che possiamo fare. I miei ragazzi dovrebbero essere applauditi di più perché da due mesi abbiamo delle difficoltà. Mi ritrovo con 14 giocatori e si parla solo delle assenze del Bayern, ma andiamo avanti sapendo che domani affrontiamo un grandissimo scoglio, con grandissima fiducia e sapendo che dovremo essere organizzati e determinati".

Quanto è faticoso per il calcio italiano colmare il gap con squadre come il Bayern? "È difficilissimo. Per noi non è stato assolutamente facile rimanere così competitivi. C'è stato un ridimensionamento del budget, ma l'Inter è rimasta sempre ai vertici grazie all'aiuto di questi grandissimi giocatori e alla nostra società. Rimanere così competitivi con il ridimensionamento avuto nei quattro anni è come aver vinto un ulteriore trofeo. È motivo di grandissimo orgoglio per tutti noi, io per primo ma penso a tutta la società".

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