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·3 de noviembre de 2024

Inter-Venezia 1-0, decide l'incornata di Lautaro

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Con il fiato sospeso, al minuto cento. Gli occhi verso l'arbitro, i fischi che chiudono il match: l'attesa di una sentenza, tre punti oppure uno. Fallo in attacco, il gol di Sverko per il Venezia al 97' è da annullare: 1-0, allora. Vince l'Inter e il sospiro di sollievo più bello arriva in fondo a una partita stranissima, che l'Inter avrebbe dovuto stravincere e che invece ha rischiato di pareggiare. Il calcio è anche questo: 20 tiri a 7, una quantità di palle gol enormi non finalizzate, gli ospiti che rimangono in vita anche grazie alle prodezze del portiere, Filip Stankovic, figlio di Dejan, alla sua prima a San Siro.

A fare la differenza il gol di Lautaro Martinez: un'incornata, perfetta, sul cross al bacio di Dimarco. Una rete pesantissima e anche liberatoria, perché per tutto il match l'Inter ha costruito e sprecato, ha segnato con Mkhitaryan e si è visto annullare il gol (fuorigioco di Dimarco, autore dell'assist); si è vista togliere un rigore netto per un altro fuorigioco millimetrico. VAR fattore assoluto del match, che ha deciso su tante situazioni in 90 e più minuti di dominio ma anche di un pizzico di sofferenza. Le due super-parate di Sommer, decisivo in maniera importante, sono lì a testimoniare la bontà della partita del Venezia. Dopo Empoli, prima di Arsenal e Napoli. Non c'è sosta, in questa corsa a ostacoli, nessuno dei quali banale. Inter d'assalto, con Thuram e Lautaro subito a impensierire la difesa. Il conteggio delle palle gol è incredibile, un elenco che per diversi motivi non si trasferisce sul tabellino alla voce gol. Inizia Lautaro, a sfiorare il palo in girata. Poi il corner di Dimarco, che rischia di diventare "olimpico". Cresce l'Inter, con il passare dei minuti: lo fa grazie agli strappi di Mkhitaryan, alla presenza costante di Dumfries alto a destra e fisso nell'area avversaria a raccogliere i cross. Alla squadra di Inzaghi manca però il cinismo: quando Barella serve Thuram invece di calciare, il Venezia ringrazia e si chiude. Thuram è scattante, è bello e imprendibile, ma non trova il gol. Dall'altra parte, invece, il Venezia - bravo a chiudersi - trova una estemporanea azione offensiva: Sommer è Superman e chiude la porta sul tocco a colpo sicuro di Oristanio da pochi passi.


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Un segnale: niente è scontato, in questo match. E la ripartenza veemente della squadra di Di Francesco nella ripresa è un segnale chiarissimo. Quando Mkhitaryan segna in fondo a un'azione bellissima, San Siro canta di gioia: strozzata, però, dal richiamo del VAR per un off-side di Dimarco. Centimetri, forse millimetri. 0-0, allora, e occhio: il Venezia ancora sfiora il gol con Pohjanpalo, che trova un formidabile Sommer. Non si scherza, anche se l'Inter produce gioco e occasioni. Finalmente, poi, Lautaro. Il cross al bacio di Dimarco sul secondo palo trova il capitano nerazzurro appostato dietro ai difensori del Venezia: incornata violenta, Stankovic finalmente battuto. Avanti l'Inter, ma non è una sentenza, non è la fine. Siamo solo al 65' e questo match non si chiude: anche perché Thuram non sentenzia Stankovic nell'uno contro uno, pochi minuti più tardi. Venezia sempre in partita, dunque, e i cambi danno una nuova fisionomia al match. San Siro riabbraccia Calhanoglu che da subito dirige il gioco, rallenta e accelera: insomma, l'Inter è padrona del campo. Taremi trova un probabile rigore, che non arriva per un off-side millimetrico di Thuram. Sempre il VAR a decidere. Quando Stankovic vola sul destro magnifico di Calhanoglu, si capisce che quell'1-0 andrà difeso con i denti. Il Venezia gioca tutte le sue carte, compresa la vivacità di Yeboah. I sette minuti di recupero allungano le speranze degli ospiti che si concretizzano proprio sulla sirena: scocca il 97' e Sverko segna, da pochi passi, spingendo palla e Bisseck in porta. Il gelo su San Siro, i minuti di attesa per la decisione del VAR: gol annullato per un fallo di mano si resta sull'1-0. Tre fischi, tre punti, nerazzurri.

INTER - VENEZIA 1-0 | TABELLINO

Marcatori: 65' Lautaro (I)

INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 95 Bastoni (31 Bisseck 70'); 2 Dumfries, 23 Barella (20 Calhanoglu 70'), 7 Zielinski (16 Frattesi 84'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (36 Darmian 77'); 9 Thuram, 10 Lautaro (99 Taremi 70') A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 8 Arnautovic, 11 Correa, 15 Acerbi, 17 Buchanan, 42 Palacios. Allenatore: Simone Inzaghi.

VENEZIA (3-5-2): 35 Stankovic; 15 Altare (33 Sverko 46'), 30 Svoboda, 4 Idzes; 7 Zampano (77 Ellertsson 77'), 14 Nicolussi Caviglia (10 Yeboah 83'), 22 Crnigoj (6 Busio 46'), 38 Andersen (32 Duncan 77'), 5 Haps; 11 Oristanio, 20 Pohjanpalo. A disposizione: 1 Joronen, 23 Grandi, 9 Gytkjaer, 21 Sagrado, 25 Schingtienne, 27 Candela, 45 Raimondo, 77 Ellertsson, 79 Carboni, 80 El Haddad, 97 Doumbia. Allenatore: Eusebio Di Francesco.

Ammoniti: Pavard (I), Zampano (V), Frattesi (I) Recupero: 0' - 10'.

Arbitro: Ferrieri Caputi. Assistenti: Prenna, Cavallina. Quarto ufficiale: Tremolada. VAR: Marini. Assistente VAR: Chiffi.

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