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·23 de abril de 2025
❤️ Iniesta: “Il calcio e Guardiola mi hanno salvato dalla depressione! Voglio allenare”

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·23 de abril de 2025
Intervistato da El País, Andrés Iniesta ha confessato il suo desiderio di diventare allenatore e ripercorso la difficile lotta alla depressione che ne ha scandito le fasi più complicate della sua vita e carriera. Ecco quanto ripreso da TMW:
“Il calcio è stata la mia vita, la mia passione, il modo in cui mi sono espresso meglio e il luogo in cui sono stato più felice. Quella era la parte che mi consolava dal dolore interiore che provavo, che non lasciavo uscire né cercavo di nascondere in qualche modo. Ecco come questi due mondi coesistevano. E il calcio ha vinto. Finché, con il passare del tempo, ha cominciato a cambiare un po’ e quell’altro mondo interiore ha detto: ‘Ehi, ero qui dentro'”.
Della depressione, ne parlò con Guardiola? Com’era l’ambiente? “L’atmosfera era fenomenale! Ho avuto la fortuna di incontrare e condividere con l’allenatore che avevo e lo staff tecnico tutto questo. Capivano la necessità che avevo in quel momento. Perché non tutti riescono a percepire questa vicinanza. Ci sarà chi dirà: ‘Se non sei in forma per allenarti, non giocherai domenica’. E il fatto che potessi andare ad allenarmi e magari non finirlo perché mi sentivo male, era positivo. Si sono sentiti coinvolti e mi hanno aiutato. Senza questa comprensione sarebbe stato praticamente impossibile uscire da lì”.
Quanto è importante capire quando lasciare le competizioni di alto livello? “Non si sa mai con certezza quale sarà il passo successivo. Ma in quel momento mi sentivo così. Avrebbe potuto essere diverso perché qui a Barcellona avevo un’ottima stabilità. La decisione di andarmene è stata più difficile di quella di restare. Sapevo anche che se fossi stato chiaro al riguardo, la decisione sarebbe stata mia e sarei stato convinto di averla presa”.
Come vede il Barcellona in vista della finale di Copa del Rey? “Sono un ottimista. Possono aggiudicarsi il primo titolo dell’anno. Vedo la squadra fenomenale, fiduciosa nell’affrontare i mesi rimanenti, consapevole che queste sono le partite che determineranno se i titoli saranno vinti o meno, e questa è la parte difficile”.
Cosa le piace della squadra di Flick? “Ciò che trasmettono quando giocano. Quella gioia, quella velocità, quel rapporto che c’è, la vitalità nel gioco. Ciò che colpisce di più è la sensazione che si tratti di una squadra viva, con anima, con voglia… Oltre alla qualità che ha”.
Quando vedremo Iniesta come allenatore? “Ci vorrà ancora un po’, sono ancora nella fase iniziale, ma mi piace e vorrei diventare un tecnico”.