Calcio e Finanza
·29 de enero de 2025
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Mentre Emis Killa è l’ultima persona iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Milano per l’inchiesta sul tifo organizzato di Inter e Milan, le indagini dei pm sono vicine alla chiusura, che sarà seguita molto probabilmente da una richiesta di processo.
In questo filone sono coinvolte altre quattro o cinque ultras rossoneri, quelli non arrestati nel blitz dello scorso settembre. Questi ultimi, infatti, sono a processo con rito abbreviato, fra cui figura anche il capo della Sud milanista Luca Lucci, considerato a capo della associazione a delinquere stando alle indagini dei pm Storari e Ombra e della Squadra mobile milanese.
A Emis Killa, in particolare, viene contestato l’episodio dell’arsenale, tra cui coltelli e tirapugni, che gli è stato trovato durante le perquisizioni nei mesi scorsi, oltre alla vicenda dell’aggressione ad uno steward e i rapporti e gli incontri con Lucci. Diversi sono i filoni ancora aperti dell’inchiesta sulle curve, come l’omicidio di Antonio Bellocco, il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, l’omicidio di Vittorio Boiocchi, la gestione dei parcheggi fuori dallo stadio e fatti di corruzione tra privati.
Fedez, anche lui legato a Luca Lucci come era emerso dagli atti, non è indagato nell’inchiesta sulle curve, ma in quella sulla rissa in discoteca dell’aprile 2024 e sul successivo pestaggio ai danni del personal trainer Cristiano Iovino, a cui avrebbe preso parte assieme, tra gli altri, a Christian Rosiello, ultrà ed ex bodyguard del cantante. Dato che Iovino, però, non ha denunciato, questa indagine va verso una richiesta di archiviazione.