Juventus FC
·1 de marzo de 2024
In partnership with
Yahoo sportsJuventus FC
·1 de marzo de 2024
Manca pochissimo a Napoli-Juventus, posticipo domenicale della 27a giornata di Serie A, con i ragazzi di Massimiliano Allegri che proveranno a dare seguito al successo ottenuto in extremis all’Allianz Stadium contro il Frosinone. Le sfide contro i partenopei hanno da sempre un significato speciale, all’andata fu necessario un gol di Gatti nella ripresa per piegare la resistenza azzurra. Al Maradona, negli ultimi anni, la Juventus non è mai riuscita a raccogliere punti e l’ultima vittoria in terra campana risale a Marzo 2019.
Per rievocare buoni ricordi, cercando di avvicinare al meglio la sfida, Iconic Goals ci riporta alla memoria il match della stagione 1997-98. Lo scenario è leggermente diverso rispetto all’attualità: il Napoli fatica, lotta per non retrocedere e prova a risalire la corrente dopo le prime 7 giornate avare di punti; dall’altra parte la Juventus cerca di rimanere in scia all’Inter capolista, per bissare lo scudetto vinto pochi mesi prima.
È la sera del 9 Novembre 1997, lo stadio San Paolo regala una coreografia da campionato argentino e i padroni di casa sognano di strappare punti ai campioni d’Italia in carica. Una domenica diversa dalle altre, la squadra di Marcello Lippi ne è conscia e mira non sottovalutare per nulla l’impegno.
Primi squilli di partita con Protti che scappa via sul filo del fuorigioco, ma il suo tiro esce a lato, sul fronte opposto ci prova Birindelli su punizione, Taglialatela risponde presente. L’inizio del match non regala moltissimo: tanti scontri a metà campo -anche ai limiti della regolarità- e nervosismo alle stelle, con l’arbitro Braschi che fatica a tenere le redini della partita.
Al 38° la svolta: Del Piero inventa il corridoio per la corsa di Zidane a tagliare fuori la difesa, destro di Zizou a battere l’uscita del portiere e Juve avanti. Prima dell’intervallo Inzaghi ha l’opportunità di arrotondare, ma il suo pallonetto non è preciso. Squadre negli spogliatoi e risultato sullo 0-1.
Nella ripresa il Napoli di Mazzone vuole giocarsela in maniera più spregiudicata, gli spazi si aprono e lo spettacolo cresce. Pronti, via e Bellucci di testa non inquadra la porta, stesso esito pochi minuti dopo per l’incornata di Zidane. Al minuto 58 i partenopei riaprono tutto: Giannini addomestica il pallone sulla mediana e buca centralmente mandando in porta Bellucci, Peruzzi prova ad evitare il peggio, ma il dribbling dell’attaccante è preciso e l’appoggio in porta è inevitabile. Siamo 1-1.
La gara si infiamma. Dalla panchina Lippi manca in campo il grande ex Daniel Fonseca, l’uruguaiano ci prova subito dalla distanza mancando di poco lo specchio. Nella seconda metà di frazione è ancora Bellucci il più pimpante tra gli avversari: altra fuga sul filo del fuorigioco, ma in questo caso è Peruzzi ad avere la meglio nell’uno contro uno, brivido scampato.
La Juventus si anima e a dieci minuti dal termine sfiora il vantaggio con Zidane che non chiude l’ottima azione sulla corsia di Iuliano. Sembra pari e patta, ma i bianconeri rimangono in pressione. A 2 minuti dal 90 è proprio Fonseca a prendersi la scena: controllo sulla trequarti, movimento interno e sinistro velenoso dai 20 metri che rimbalza davanti a Taglialatela e si infila in fondo al sacco. Graffio da opportunista condito da quel pizzico di estro che ben si addice al El Tigre.
1-2 al triplice fischio finale, Marcello Lippi e i suoi salgono a quota 20 in classifica e rimangono appiccicati all’Inter. Vittoria d’autore, aspettando un’altra firma speciale al Maradona.