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·11 de junio de 2024

Iconic Goals | Estate, Coppa Italia, Porrini e Ravanelli

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Stagione chiusa, estate che avanza, Iconic Goals che non si ferma. Giorni che profumano di caldo, sole e vacanza, ma c’è una Juve che l’11 giugno 1995 trionfava in quel di Parma nella finale di ritorno di Coppa Italia. Tra temperature altissime, spalti pieni e rivincite da pianificare, esattamente 29 anni fa, la Juventus di Marcello Lippi alzava al cielo il trofeo che consacrava una stagione quasi perfetta, macchiata solamente dal ko nell’ultimo atto di Coppa Uefa -solo un mese prima- proprio per mano del Parma di Nevio Scala.

A PARMA L’ULTIMO ATTO DI UNA STAGIONE TRIONFALE

È una cavalcata col vento in poppa quella dei bianconeri: capaci di vincere lo scudetto dopo anni di egemonia del Milan degli invincibili, di percorrere le tappe europee con grande sapienza e di tenere fede all’impegno di Coppa Italia ruotando uomini, trovando stimoli in qualsiasi situazione.


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Il contesto appare perfetto: la Juve sembra avere il sangue negli occhi, col vantaggio dell’1-0 conquistato 4 giorni prima nel match d’andata del Delle Alpi grazie al gol di Porrini, desiderosa di vendicare la già citata sconfitta subita dagli emiliani in Coppa Uefa.

GARA SCORBUTICA SBLOCCATA DAL SOLITO PORRINI

I 23mila del Tardini spingono forte, la città crede nel ribaltone, ma i nostri non vogliono fare sconti. Il ritmo iniziale rispecchia il valore della posta in palio: tanti contrasti, poche occasioni e diverse palle inattive. Ed è proprio da calcio d’angolo che nasce la rete del vantaggio: Del Piero batte a rientrare, Ravanelli gira in porta, Bucci risponde, Porrini corregge in porta per lo 0-1. Ancora Sergio Porrini, come nella gara di Torino, come si addice ai difensori che sanno lasciare il segno negli appuntamenti da non sbagliare. Il gol al 26’ permette a Lippi di impostare la squadra secondo dettami tattici ben precisi, con reparti molto corti e grande verticalità nelle ripartenze. Nel primo tempo non accade praticamente più nulla; l’unico tentativo è di Zola su punizione, ma Rampulla non ha problemi a respingere.

BOMBER RAVANELLI SIGILLA LA NONA

Nella ripresa fuori Couto, dentro Asprilla. Nevio Scala vuole giocarsi il tutto per tutto, la Juve dietro regge dimostrando la caratura di Ferrara e soci. I gialloblù si sbilanciano spesso, scoprendo il fianco ai contropiedi bianconeri. Minuto 54: Ravanelli scatta sul filo del fuorigioco, si libera nel corpo a corpo con Di Chiara, calcia a giro col sinistro e trafigge Bucci per il raddoppio. Maglietta sulla faccia, esultanza classica e 2-0 che assume i contorni del successo. Penna Bianca tocca quota 30 gol in stagione, numeri da mal di testa per qualsiasi difesa.

Il Parma chiude in 10 per l’espulsione di Apolloni nel finale, la Juve dopo 35 anni torna a fare il double (campionato e coppa) e apre un ciclo di vittorie che tutti noi conosciamo. Lippi si prende la rivincita e consegna la 9a Coppa Italia alla storia della società. Sogno bianconero d’una notte di mezza estate.

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