Calcio e Finanza
·18 de junio de 2025
Giorgetti: «Lo sport vale l’1,4% del PIL in Italia: lotta alla pirateria fondamentale per il futuro»

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·18 de junio de 2025
Continua la lotta alla pirateria da parte del mondo del calcio italiano, e non solo, che sta trovando un aiuto importante da parte del mondo della politica, con particolare riferimento al governo che vede Andrea Abodi a capo del ministero dello sport.
Ma, come detto, la lotta alla pirateria per tutelare il prodotto calcistico italiano è una lotta comune condivisa da tutto il governo, come sottolineato dal ministro per l’Economia e le Finanze, Giancarlo Giorgetti: «Voglio sottolineare la rilevanza con cui il governo contribuisce al contrasto alla pirateria, che alimenta un circuito finanziario della criminalità organizzata. La normativa adottata è all’avanguardia e consente di contrastare più efficacemente il fenomeno, agisce contro chi distribuisce e chi ne fruisce», ha dichiarato Giorgetti in video collegamento durante gli Stati Generali per la lotta alla pirateria svoltisi a Roma.
«Lo sport e l’intrattenimento rappresentano settori strategici per il nostro Paese, non solo sul piano culturale e sociale, ma anche su quello economico – ha aggiunto il ministro –. Difenderli dalla pirateria significa tutelare un asset fondamentale del sistema Italia. Si tratta di un comparto, appunto quello sportivo, che genera oltre 24 miliardi di euro l’anno pari all’1,38% del PIL e che occupa, alla fine, circa 400.000 persone. La pirateria sottrae risorse vitali, penalizza chi investe in modo legale, dalle federazioni club, dai broadcaster alle imprese e ai lavoratori, e frena le potenzialità di sviluppo dell’intero settore. Il contrasto alla pirateria non è solo una battaglia di principio, è una condizione necessaria per garantire futuro e attrattività al nostro sport, ai nostri talenti e alle imprese che vi operano. Il contrasto è una sfida che riguarda tutti e che richiede la collaborazione dell’intero sistema, pubblico e privato, in nome della legalità, della concorrenza leale e della crescita economica».
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