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·23 de octubre de 2024

🔴⚫️ Gazzetta – Milan, contro il Bruges l’ha vinta Fonseca. Resta un dubbio su Leao

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La Gazzetta dello Sport, attraverso il seguente editoriale, ha commentato la vittoria ottenuta ieri dal Milan in Champions League: “[…] Due sconfitte e una vittoria. Certo, ci aspettavamo un martedì più grasso. La solita conferma: fatichiamo ad adeguarci al ritmo, ma anche alla qualità tecnica, che circolano in Europa. Comunque, mai come ieri, per il Milan, contava solo vincere, dopo due sconfitte. Ha vinto 3-1 e quindi tutto bene. La torta del risultato e la ciliegina del debutto storico di Francesco Camarda, 16 anni, più giovane italiano in Champions. Ma siccome nel calcio non conta mai solo il risultato, consideriamo le molte difficoltà trovate dai rossoneri, superiori alle attese. Cinque occasioni nitide concesse nei primi 20’, compresa una traversa. Dovesse succedere al Bernabeu, difficilmente Vinicius e Bellingham sbaglierebbero ciò che ha sbagliato Tzolis. Preventive disastrose, disordine tattico, difesa distratta, poca pressione, ogni volta che il bel Bruges ripartiva, arrivava in porta. Al contrario, il Milan, sotto ritmo e statico, giocava solo a innescare Leao. Poi, una papera di Mignolet su corner olimpico di Pulisic e l’ingenua espulsione di Onyedika hanno spianato la notte del Diavolo. Ma anche in superiorità il Milan si è fatto rimontare: 1-1. E qui l’ha vinta Fonseca, con le sue scelte: fuori Leao e Loftus-Cheek, dentro Okafor e Chukwueze per allargare il campo. Alla prima palla toccata, Okafor manda in gol Reijnders e, poco dopo, Chukwueze lo imita. L’olandese, doppietta, è un fuoriclasse in fase di sbocciatura.

Dopo le scelte coraggiose che hanno fruttato la ripartenza con l’Udinese, altro incenso per Paulo Fonseca, sempre più padrone della scena. Gli stava riuscendo la genialata estrema: fare di Camarda il più giovane goleador nella storia della Champions. Il Var gli ha sbandierato via la gioia del gol. Peccato davvero vederlo sdraiato a terra, deluso, in quella che poteva essere la notte più bella della sua vita. Ma ha un luminoso futuro davanti per rifarsi. L’altra faccia triste era quella di Leao. A posteriori, Fonseca sull’altare. Tutti con lui. Ma resta il dubbio dell’opportunità di togliere un giocatore che stava facendo buone cose e che deve ritrovarsi. In genere, meglio che l’incenso se lo prenda il miglior giocatore piuttosto che il mister. Contro un Bruges in dieci, poteva essere l’occasione buona per ridare morale a Leao. La vittoria arrivata dopo la sua uscita non lo aiuterà a ritrovarsi. E il Milan ne ha troppo bisogno per volare alto. Dimostrare che Rafa merita la panca ricorda il famoso marito che, per dispetto alla moglie, prende le forbici. Al Bernabeu e negli scontri diretti in arrivo servirà il miglior Leao più del miglior Chukwueze. La Juve, poco dopo, ripete il copione del Milan: primo tempo di grande sofferenza, anche qui molte occasioni e un legno per gli avversari. Stoccarda forse sottovalutato come il Bruges e invece i tedeschi sanno giocare come i belgi e sono più fisici […]”.

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