❗️ Gazzetta – Juventus, Pogba tende la mano ma non basta: addio con accordo o inadempienza contrattuale | OneFootball

❗️ Gazzetta – Juventus, Pogba tende la mano ma non basta: addio con accordo o inadempienza contrattuale | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaChampions

PianetaChampions

·17 de octubre de 2024

❗️ Gazzetta – Juventus, Pogba tende la mano ma non basta: addio con accordo o inadempienza contrattuale

Imagen del artículo:❗️ Gazzetta – Juventus, Pogba tende la mano ma non basta: addio con accordo o inadempienza contrattuale

La Gazzetta dello Sport, attraverso la propria edizione odierna, ha fornito alcuni aggiornamenti sulla situazione Pogba in casa Juventus: “Paul Pogba butta il sasso, ma la Juventus non sembra proprio intenzionata a raccoglierlo. Quello che non dicono le recenti dichiarazioni al passato degli uomini bianconeri (“Pogba? È stato un grande giocatore”, hanno ripetuto in coro tanto il dt Cristiano Giuntoli quanto l’ad Maurizio Scanavino e Thiago Motta dopo la riduzione della squalifica delle scorse settimane), lo raccontano le mosse dei legali bianconeri e di quelli del francese. Da tempo, ancora prima che il Tas di Losanna accorciasse la squalifica per doping da 4 anni a 18 mesi, i rispettivi entourage sono in costante contatto per trovare un accordo di divorzio. E i colloqui non si sono interrotti, tutt’altro… L’idea della Juve è quella di salutare il Polpo, uno degli ultimi superstiti del precedente progetto. Questione di taglio con il passato (vedi addii estivi di Chiesa, Szczesny, Alex Sandro, Rabiot), di nuovo ciclo con Thiago Motta e di costi. Pogba nell’estate 2022 è tornato alla Juve a parametro zero, dopo un nuovo svincolo dal Manchester United, firmando un contratto fino al 2026 da 8 milioni netti più 2 di bonus. Cifre non più attuali nel nuovo corso bianconero, basti pensare che i colpi estivi più costosi (Koopmeiners e Douglas Luiz) non superano la soglia dei 5 milioni netti. Ai livelli di Pogba, che però nell’ultimo anno ha guadagnato causa squalifica il minimo salariale previsto dal contratto collettivo (circa 2 mila euro al mese), c’è soltanto Vlahovic, sbarcato sotto la Mole nel gennaio 2022 (8 milioni più 2,5 di premio fedeltà in questa stagione; 8 più 4 nel 2025-26) e al centro di discorsi per prolungare l’intesa su basi più sostenibili. Nei ragionamenti della Juve, nel caso di Pogba, pesa anche la lunga inattività del francese, cominciata prima dello stop per doping (11 settembre 2023) per i tanti problemi fisici. Dall’infortunio al ginocchio nella tournée negli Stati Uniti (luglio 2022) ai problemi muscolari successivi. Tra il 2022-23 e il 2023-24 non è andato oltre le 12 presenze, 213 minuti in tutto. L’ultima il 3 settembre a Empoli, una settimana prima della sospensione in via cautelare per doping per la positività nei controlli del 20 agosto a Udine.

Per tutte queste ragioni, alla Continassa da un lato insistono nel cercare un accordo di divorzio con l’entourage di Pogba, ma dall’altro sono sereni e convinti di avere un jolly da poter spendere in caso di mancata intesa sull’addio: ossia la risoluzione unilaterale dell’accordo con il centrocampista, puntando sull’inadempienza contrattuale per i diciotto mesi di squalifica per doping. Se accordo sarà, in ogni caso avverrà prima di fine gennaio, in modo da consentire al Polpo di cercarsi una nuova avventura per marzo, quando potrà tornare in campo. La destinazione più probabile resta la Mls statunitense: questione di campionato e soprattutto di vita”.

Ver detalles de la publicación