PianetaChampions
·18 de septiembre de 2024
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Grande vittoria per la Juventus contro il PSV. Ecco il commento de “La Gazzetta dello Sport”: “Ventinove anni dopo, abbiamo visto in campo Del Piero. Champions League, maglia numero 10 a strisce bianconere, spigolo dell’area avversaria, tiro (anzi carezza) con il destro che va a infilare la palla sotto l’incrocio opposto. Mannò, stavolta non era Alex: era Kenan Yildiz. Eppure sembra davvero la stessa storia, come se fossimo tornati a quel 13 settembre del ’95, sotto la pioggia di Dortmund. Del Piero non aveva ancora ventuno anni quando dipinse quel capolavoro, il ragazzino turco è perfino più giovane (ne ha compiuti 19 a maggio); per entrambi era la partita del debutto in Champions. Colpisce la somiglianza tra le due esecuzioni, colpi che appartengono solo ai talenti purissimi. Nacque quel giorno in Germania il gol alla Del Piero, perché fu il primo di tanti segnati da Alex nello stesso modo. Pezzi di storia della Juve. Yildiz finora lo imitava nell’esultanza con tanto di linguaccia, ieri lo ha copiato anche in quella palla che ha incastrato lassù. Il gol di Yildiz è l’immagine di copertina di una notte meravigliosa per la Juve, perché non era affatto scontato che il ritorno dei bianconeri in Champions – una Champions tutta nuova – si risolvesse in una vittoria tanto ampia, sicura, esaltante.
Il Psv non è l’avversario più difficile che i bianconeri troveranno lungo il loro cammino europeo, ma è una squadra brillante e in forma (ha vinto – e spesso stravinto – tutt’e cinque le partite di campionato che ha disputato). La Juve ha saputo tenere nei primi venti minuti, quando gli olandesi hanno palleggiato e attaccato bene, e poi ha dilagato dopo essere andata in vantaggio. Incuriosisce il fatto che Motta – un allenatore che evidentemente ama stupire – abbia preferito McKennie, sul mercato per tutta l’estate, a Douglas Luiz, sul quale il club ha investito una fortuna. Il campo ha dato ragione a Thiago, ci domandiamo però come mai il brasiliano fatichi tanto a trovare condizione e quindi spazio. Piccole note stonate: il gol preso allo scadere, il primo incassato nella stagione (però a gara finita) e l’incapacità di Vlahovic di metterla dentro (ma ha lavorato e si è inventato un bell’assist per Nico)”.
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