Calcio e Finanza
·12 de enero de 2025
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Adriano Galliani non ci sta. Non tanto per lo stop all’intitolazione dello stadio Brianteo a Silvio Berlusconi, quanto per quello che è successo durante il Consiglio comunale di giovedì scorso a Monza.
«Io non sono arrabbiato perché lo stadio Brianteo non sarà intitolato alla memoria del presidente. Mi fa piuttosto infuriare il fatto che qualche ragazzotto dica cose orribili su Berlusconi», le parole dell’ad del Monza e senatore di Forza Italia, intervistato dal Corriere della Sera.
«Sono state pronunciate parole infamanti, veramente oscene, spaventose. Il problema non è se l’autorizzazione è stata concessa o meno. Ma ho trovato offensivo che Lorenzo Gentile, un ragazzo di poco più di 20 anni, consigliere del Pd, abbia tuonato contro l’opportunità di accordare il tributo adducendo giustificazioni pazzesche. Tipo i presunti legami con la mafia e la P2. Certo non è finita qui. Davanti ad affermazioni di tali gravità, saranno gli avvocati della Fininvest a decidere se andare fino in fondo e querelare chi le ha pronunciate». «Non posso nascondere che certi interventi mi hanno fatto imbufalire. Ci sono stati consiglieri di maggioranza che hanno tirato in ballo scandali e battute che nulla c’entrano con la motivazione alla base della richiesta di intitolare lo stadio: ovvero celebrare il merito sportivo di Silvio Berlusconi».
«Qualcuno ha ricordato la frase la promessa del pullman di prostitute in caso di vittoria? Mi dica lei cosa c’entra. Il Consiglio poteva prendere tempo, decidere che sarebbe stato più opportuno aspettare dieci anni prima di una scelta definitiva, qualsiasi cosa ma non scadere in questa discussione squallida».
«Naming rights a U Power? Un conto è il contratto di sponsorizzazione, un altro il nome dell’impianto, tutto qui. La mancata concessione ha una matrice esclusivamente politica. Non si deve dimenticare l’aspetto principale di tutta questa vicenda». «Monza ora ha una giunta di centrosinistra ma il senatore che rappresenta il territorio, ovvero il sottoscritto, proviene da un’area di centrodestra. Come si ricorderà, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi ci sono state le suppletive e all’epoca il Galliani, che poteva contare sul Monza che con Palladino otteneva risultati insperati, ha conquistato il seggio alle elezioni». «Non ce l’ho con il sindaco Paolo Pilotto che è una brava persona ma bisogna ammettere che la maggioranza di centrosinistra non ha voluto rendere omaggio a Berlusconi», ha concluso Galliani.