Calcionews24
·26 de marzo de 2025
Galderisi: «Per me tutto è iniziato in un Juve-Milan. Anche per Agnelli ero “Nanu”. Berlusconi mi raccontò tutto quello che avrebbe fatto. Da allenatore ho fatto questo»

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Giuseppe Galderisi, detto Nanu, da molti anni fa l’allenatore in provincia. Nel secolo scorso è stato un attaccante spumeggiante, ha avuto una bella carriera, ha vestito l’azzurro in Nazionale. Ecco i suoi ricordi, espressi a La Gazzetta dello Sport.
L’INIZIO DI TUTTO – «14 febbraio 1981, il giorno degli innamorati. (Ride) Vorrà dire qualcosa, no? Juventus-Milan 3-2, tripletta mia. Avevo diciassette anni, tre mesi prima avevo debuttato in A e qualche gol l’avevo già fatto. Quella domenica mi marcava Andrea Icardi, in raddoppio Franco Baresi e Collovati. Alla vigilia ero con la Primavera al torneo di Viareggio, mi richiamò il Trap».ANCHE AGNELLI LO CHIAMAVA NANU – «Certo, quando arrivava a Villar Perosa con l’elicottero mi voleva sempre vicino a sé. Con l’Avvocato mi sentivo tutelato e protetto».DAL VERONA AL MILAN DI BERLUSCONI – «Era l’estate del 1986, mi disse: “Se lei viene al Milan vinceremo tutto”. Aveva una visione, ha cambiato il calcio. Una sera, nel giardino di un albergo a Barcellona dove eravamo in tournée, prese sottobraccio me e Donadoni e per mezz’ora, camminando, parlò solo lui, ci spiegò perché e per come il Milan sarebbe diventata la squadra più forte del mondo. Noi ascoltavamo incantati. Devo dirlo: tutto quello che ci prefigurò poi si è avverato».DAL MILAN ALLA LAZIO IN B – «La vita è strana. Quella al Milan fu una stagione storta, così Galliani mi diede in prestito alla Lazio. Quell’anno segnai un solo gol, ma sa la cosa incredibile? I tifosi mi hanno sempre sostenuto. Ancora oggi l’affetto è tanto, significa che hanno apprezzato l’uomo».IL PADOVA – «Basti dire che a Padova i tifosi mi hanno votato come giocatore del secolo. Dovevamo salire in A, ce l’abbiamo fatta».IL BILANCIO DA ALLENATORE – «Sono soddisfatto di quello che ho seminato, meno di quello che ho raccolto. Qualche stagione è andata male, sono subentrato spesso a campionato in corso, ma tutto è servito. Ora sono fermo, ma sotto contratto con la Gelbison. Ho un ottimo rapporto con il presidente Maurizio Puglisi, che pure mi ha esonerato: ma così va il calcio, lo sappiamo. E faccio il tifo perché la Gelbison salga in Serie C»
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