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·30 de abril de 2025

Flaminio, il Comune nega l'interesse pubblico al progetto di Roma Nuoto

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La questione stadio Flaminio per la Lazio sembra portarsi sempre di più dalla parte della società biancoceleste di Claudio Lotito. Come riporta l’edizione odierna de Il Tempo, dopo il no all’interesse pubblico sul progetto di Roma Nuoto, altra società interessata alla riqualificazione del Flaminio, arrivato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, ora è arrivato anche quello dell’Assemblea capitolina.

L’orientamento della giunta è stato confermato a grande maggioranza con ben 23 consiglieri favorevoli, un solo astenuto e nessun voto contrario. Anche se non sono mancate opposizioni, come quelle arrivate da alcuni appartenenti a Fratelli di Italia: «Bisogna uscire dalle ipocrisie – ha dichiarato il capogruppo, Giovanni Quarzo –. Il progetto di Roma Nuoto ha un equilibrio economico-finanziario ed è completo».


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«La vera ragione per cui si vota contro l’interesse pubblico è perché esiste una vaga manifestazione di interesse da parte della Lazio Calcio, ma sarà il solito bluff. Ad oggi non c’è un progetto completo. Tra qualche mese non avremo l’una né l’altra cosa, prendendoci la responsabilità di continuare a lasciare nel degrado il Flaminio», ha concluso Quarzo tirando in ballo la società di Lotito che dopo gli annunci delle scorse settimane non ha ancora presentato un piano dettagliato, con le relative coperture finanziarie, per riqualificare il Flaminio facendolo diventare la nuova casa biancoceleste.

A rincarare la dose ci si è messo il collega Federico Rocca, che è presidente della commissione Trasparenza. Secondo il consigliere la proposta della Lazio «è totalmente campata in aria, non ha iniziato alcun iter procedurale nell’amministrazione e non c’è stata alcuna conferenza dei servizi». Diversa la posizione della Lega, espressa dal capogruppo Fabrizio Santori: «Lo stadio della Lazio deve essere una priorità come quello della Roma. Bisogna ascoltare l’interesse della città, che in questo momento è quello dei tifosi della Lazio che, come quelli della Roma, vogliono uno stadio di proprietà in tempi brevi».

A ribadire però la posizione del Campidoglio, che ha valutato la proposta di Roma Nuoto nel merito, è stato l’assessore allo Sport, Alessandro Onorato. La bocciatura del progetto, ha spiegato, è dovuta a tre motivazioni: «Non restituisce alla città la funzione primaria per la quale la struttura è stata progettata, quella di stadio. Non valorizza la vocazione di grande impianto sportivo in grado di ospitare manifestazioni sportive nazionali e internazionali. Infine, depotenzia le potenzialità MA. ZA. dello stadio quale polo attrattore culturale».

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