DirettaCalcioMercato
·15 de febrero de 2025
Fiorentina, Bove ospite a Sanremo: “Senza il calcio mi manca qualcosa, sto iniziando un percorso di analisi”
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·15 de febrero de 2025
Ospite nella serata finale del Festival di Sanremo, Edoardo Bove ha raccontato lo spaventoso episodio avvenuto in Fiorentina-Inter.
Edoardo Bove questa sera è stato ospite al Festival della Musica Italiana sul palco dell’Ariston. Voluto fortemente dal direttore artistico e tifosissimo della Fiorentina, Carlo Conti, il classe 2002 ha raccontato lo spaventoso episodio avvenuto qualche settimana fa. Il 22enne ha accusato un malore in campo lo scorso 1 dicembre durante una partita contro l’Inter. Trasportato d’urgenza all’ospedale Careggi di Firenze, è stato operato per l’applicazione di un defibrillatore.
Il momento che sta vivendo. “Per me è un onore essere qui, ti ringrazio tanto. Sto vivendo questa esperienza in un modo particolare, con degli alti e dei bassi. Per me il calcio è la mia forma d’espressione, senza di esso non mi sento lo stesso, sento che manca qualcosa, come la voce per un cantante. È come una persona che perde un grande amore o subisce una grande perdita. È difficile”.
Tutto questo a 22 anni. “In questo momento mi sento un po’ vuoto, incompleto. Mi serve tanto coraggio, sto iniziando un percorso di analisi su me stesso per rivivere quello che ho vissuto, so che mi servirà per il futuro. Se posso ringraziare tutti voi per l’affetto. È un affetto che mi è arrivato al di là delle bandiere, dei colori, delle squadre. Mi ha fatto capire davvero la gravità della situazione, io mi sono svegliato in ospedale senza ricordare nulla, ho visto persone anche estranee che mi chiedevano come stessi, sollevate. Questo mi fa capire quanta paura ci sia stata di perdermi. Mi ritengo realmente fortunato, per come sono andata le cose è successo tutto nel momento giusto e nel posto giusto, in tredici minuti ero in ospedale.
Purtroppo mi sono arrivate tante testimonianze di persone che hanno perso i propri cari per episodi simili al mio perché non c’è stata una prontezza nel soccorso. Voglio sottolineare l’importanza del primo soccorso, il mio episodio mi ha fatto capire quanto la linea tra la vita e la morte sia sottile. È una cosa che tiene tutti al sicuro, ma so che in alcuni casi serve fare qualcosa in più. Io sono grato che con me tutto sia andato bene, vorrei stare vicino a tutte le persone che hanno perso i loro cari per questo motivo”.
In chiusura: “Non mi avete mai fatto sentire solo, la vicinanza che mi avete dato mi ha aiutato ad affrontare questo episodio. Non tutti hanno la fortuna di avere un supporto nel superare i loro ostacoli nella vita, mando un pensiero a tutti quelli che si sentono in difficoltà nell’affrontare degli ostacoli”.