Sampnews24
·11 de julio de 2025
Evani: «Conquistare un tifoso non è come vincere un titolo, io penso che…»

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·11 de julio de 2025
Oggi è stato il giorno dell’emozionante addio di Alberico Evani alla Sampdoria, un saluto che ha trovato eco nei cuori della tifoseria blucerchiata. L’ex allenatore e giocatore ha voluto salutare i tifosi con un toccante e sentito messaggio via social. Un gesto che chiude un capitolo importante della sua carriera e ribadisce il profondo legame con i colori doriani.
Alberico Evani è arrivato sulla panchina della Sampdoria in un momento di grande difficoltà, con la squadra invischiata nelle zone basse della classifica e il rischio concreto di una retrocessione in Serie C. Un incarico delicato, quasi una missione, che Evani ha saputo affrontare con professionalità e dedizione. La sua esperienza e la sua guida sono state fondamentali per instillare nuova fiducia nel gruppo e per riorganizzare la squadra, portandola a giocare con determinazione nelle partite decisive.
Il culmine di questo percorso è stata la conquista dei playout, un traguardo che ha sancito la permanenza in Serie B e ha scongiurato un epilogo sportivo che avrebbe avuto ripercussioni drammatiche per il club. Questo risultato, ottenuto in un contesto di forte pressione e incertezza, è una testimonianza tangibile della capacità di Evani di motivare e gestire una situazione critica, trasformando le difficoltà in un’opportunità di riscatto. L’impresa della salvezza rimarrà scolpita nella storia recente della Sampdoria e nel cuore dei tifosi.
Il messaggio social con cui Alberico Evani ha voluto congedarsi dalla Sampdoria non è passato inosservato. In un’epoca in cui la comunicazione digitale è immediata e diretta, il suo saluto è stato percepito come autentico e profondamente sentito dall’intera tifoseria doriana. Evani, da ex giocatore, conosce bene l’anima della piazza genovese e sa quanto sia forte il legame tra il club e i suoi sostenitori. Le sue parole:
«Conquistare un tifoso non è come conquistare un titolo. È molto di più, almeno per me, perché è qualcosa che rimane per sempre in un mondo dove la settimana dopo non si ricordano quello che hai dato sul campo la partita precedente. Voglio in ultimo ringraziare i miei ragazzi, che ho potuto apprezzare a 360 gradi. Il giocatore non è solo tecnica o tattica, ma è anche testa e cuore e loro dal lato sportivo e soprattutto umano mi hanno dato tutto. Sono tutti dei professionisti seri , delle persone di livello, anche e soprattutto quelli che hanno avuto meno spazio per esprimersi in campo. Giocatori e tifosi della Samp un connubio perfetto a cui spero di aver dato quel tocco in più … voi lo avete dato sicuramente a me. Per sempre grato».